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Motegi - Gara
Superbo Pedrosa, ritorno alla vittoria

Jacopo Rubino

Sul gradino più alto del podio di Motegi sale un nome a sorpresa: Dani Pedrosa. È sua la vittoria (la 50esima in carriera) al Gran Premio del Giappone, al termine di una gara condotta in maniera magistrale sulla pista bagnata, ma andata via via ad asciugarsi. E il pilota spagnolo ha saputo interpretare meglio di tutti il cambiamento delle condizioni, che ha messo a dura prova la tenuta delle gomme rain. In rimonta, recuperando anche più di un secondo al giro, l'alfiere della Honda è riuscito così a infilare dopo Andrea Dovizioso la coppia Yamaha che fino a quel momento aveva dettato il passo, forse chiedendo troppo alle proprie Bridgestone.

Prima Valentino Rossi (al 15esimo passaggio), poi Jorge Lorenzo (al 17esimo), si sono così dovuti arrendere alla superiorità di Pedrosa, che ha potuto addirittura involarsi in solitaria verso il traguardo, ritrovando il successo dopo una astinenza di quasi 14 mesi, e il sorriso in una stagione complicata. Lorenzo e Rossi sono quindi rimasti a contendersi la piazza d'onore: il maiorchino, dominatore del weekend, ha patito più del Dottore l'usura dei pneumatici (specialmente l'anteriore), cedendo il passo. Decisivo al 19esimo giro un lungo in frenata, che ha permesso al pilota di Tavullia di balzare al secondo posto e guadagnare altri quattro punti preziosissimi in classifica generale, portando il vantaggio da 14 a 18 lunghezze.

Alle loro spalle, Marc Marquez è riuscito a mettersi dietro Dovizioso, molto brillante nelle fasi iniziali, stringendo i denti per l'infortunio alla mano patito alla vigilia. Il forlivese, invece, ha tenuto alta la bandiera Ducati alla luce del primo ritiro dell'anno di Andrea Iannone, fermato da un problema tecnico.

Cal Crutchlow (LCR) ha prevalso nel derby britannico con Bradley Smith (Tech 3) per la settima posizione. Ottavo posto per la wild-card Katsuyuki Nakasuga (Yamaha), nono per Hector Barbera (Avintia), primo nella categoria Open. Qualche rimpianto per la Suzuki, con Aleix Espargaro alla fine solo 11esimo, dopo un'escursione nella ghiaia in stile motocross, e la caduta di Maverick Vinales. A terra anche Jack Miller, Danilo Petrucci (e Pol Espargaro mentre l'Aprilia non ha raccolto punti: Alvaro Bautista 16esimo, Stefan Bradl 18esimo.

Domenica 11 ottobre 2015, gara

1 - Dani Pedrosa - Honda (Honda) - 24 giri 46'50"767
2 - Valentino Rossi - Yamaha (Yamaha) - 8"573
3 - Jorge Lorenzo - Yamaha (Yamaha) - 12"127
4 - Marc Marquez - Honda (Honda) - 27"841
5 - Andrea Dovizioso - Ducati (Ducati) - 35"085
6 - Cal Crutchlow - LCR (Honda) - 37"263
7 - Bradley Smith - Tech 3 (Yamaha) - 37"667
8 - Katsuyuki Nakasuga - Yamaha (Yamaha) - 44"654
9 - Hector Barbera - Avintia (Ducati) - 48"572
10 - Scott Redding - Marc VDS (Honda) - 50"121
11 - Aleix Espargaro - Suzuki (Suzuki) - 1'00"535
12 - Takumi Takahashi - Honda (Honda) - 1'01"211
13 - Nicky Hayden - Aspar (Honda) - 1'11"261
14 - Yonny Hernandez - Pramac (Ducati) - 1'13"896
15 - Mike Di Meglio - Avintia (Ducati) - 1'15"421
16 - Alvaro Bautista - Gresini (Aprilia) - 1'20"507
17 - Eugene Laverty - Aspar (Honda) - 1'31"224
18 - Stefan Bradl - Gresini (Aprilia) - 1'46"833
19 - Kousuke Akiyoshi - AB (Honda) - 2'00"072
20 - Toni Elias - Forward (Yamaha Forward) - 1 giro

Ritirati
23° giro - Pol Espargaro
15° giro - Jack Miller
14° giro - Maverick Vinales
14° giro - Loris Baz
11° giro - Andrea Iannone
9° giro - Danilo Petrucci

Il campionato
1.Rossi 283; 2.Lorenzo 265; 3.Marquez 197; 4.Iannone 172; 5.Pedrosa 154; 6.Smith 152; 7.Dovizioso 150; 8.Crutchlow 98; 9.Petrucci 93; 10.P.Espargaro 88