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15 Mar [9:30]

Melbourne, gare: Winterbottom poker
Tander scatena la polemica

Silvano Taormina

Quattro vittorie nette, conquistate con merito sul campo. È questo il bottino racimolato da Mark Winterbottom nella tradizionale prova extra-campionato di Albert Park a contorno del Gran Premio d'Australia di Formula 1. Una bella iniezione di fiducia in vista del prossimo appuntamento stagionale di Symmons Plans, quando si ritornerà a lottare per il campionato. Un successo non solo per Frosty ma, soprattutto, per la Ford e la Prodrive, capace di piazzare ben quattro doppiette grazie alle altrettante piazze d'onore conquistate da Chaz Moster.

Segno che il lavoro certosino svolto durante l'estate sulle nuove Falcon FG-X, in particolar modo sulla veste aerodinamica, sta dando i propri frutti dopo gli ottimi riscontri ottenuti nei test prestagionali di Eastern Creek. Adesso sarà di fondamentale importanza ripetersi nelle prove valide per il campionato, con l'obiettivo di sfidare ad armi pari la Holden. Il costruttore australiano del gruppo General Motors ha raccolto meno di quanto preventivato alla vigilia, con il leader della classifica piloti James Courtney (HRT) sul gradino più basso di gara 1 e il dominatore di Albert Park dello scorso anno Shane Van Gisbergen (Tekno) in quello delle altre tre prove.

Per il resto il weekend non ha offerto un granché, con il campione in carica Jamie Whincup (Triple Eight) apparso piuttosto conservativo e incapace di andare oltre i margini della top-five. Ancora al di sotto delle aspettative le Nissan, con il solo Rick Kelly in grado di mostrare qualche sprazzo di competitività. Fine settimana da dimenticare per Scott McLaughlin (Polestar GRM), autore di un fuoripista al primo giro di gara 1 e successivamente coinvolto in altri due incidenti, in entrambi i casi con Dale Wood (BJR), sempre alla tornata iniziale di gara 2 e gara 3.

È andata peggio a Marcos Ambrose (DJR Penske), coinvolto in due carambole multiple. La prima dopo poche curve nella prova inaugurale del weekend, nella quale ne hanno fatto le spese anche Tim Blanchard (Dumbrell) e Andre Heimgartner (Super Black PRA), e l'altra al via lanciato di gara 4, dove ha centrato Nick Percart intraversatosi al centro della carreggiata. In quest'ultima sono rimasti coinvolti anche Craig Lowndes (Triple Eight), Will Davison (Erebus), James Moffat (Kelly) e Jason Bright (BJR).

La polemica sollevata da Tander

Ad Albert Park, però, a destare attenzione sono state le polemiche lanciate da Garth Tander, e presto seguite a ruota da altri colleghi, piuttosto che l'attività in pista. L'alfiere di casa HRT, poco dopo la fine della terza prova, ha postato un twitt dal tono polemico per scusarsi con i tifosi della mancanza di spettacolo in gara. Spettacolo al quale, solitamente, i fans del V8 Supercars sono abituati a godere in ogni singolo appuntamento. La frecciatina, naturalmente, era indirizzata agli organizzatori che, sin da quando il Gran Premio d'Australia è stato spostato a Melbourne nel 1996, si ostinano a non conferire alla concomitante prova del V8 Supercars validità per il campionato mortificando lo spettacolo e lo spirito competitivo dei piloti.

A dire il vero, quest'anno più che nel passato, se n'era discusso durante l'estate, salvo poi concludere il tutto con un nulla di fatto. Se poi, come avviene dallo scorso anno, si impone il tetto di quattro treni di gomme per l'intero weekend su di un tracciato che, per sua natura, non perdona errori e fuoripista, il risultato è quello di indurre i piloti ad una condotta piuttosto conservativa e pertanto offrire gare decisamente monotone. In particolar modo quando il format prevede quattro prove sprint da dodici giri e l'imminente appuntamento di Symmons Plans impone l'imbarco per la Tasmania tra soli cinque giorni.

Team come Triple Eight, Erebus e DJR Penske, i quali hanno sede nel Queensland, dopo la carambola al via di gara 4 dovranno fare i salti mortali per riportare le vetture in sede per le dovute riparazioni e tornare in tempo a Port Melbourne per salpare. Uno sforzo non indifferente per cosa? Per una prova-spettacolo fine a se stessa? Se l'appuntamento di Albert Park fosse valido per il campionato, i suddetti rischi (anche dal punto di vista logistico ed economico) sarebbe giustificati dalla lotta per i punti che a fine anno potrebbe fare la differenza. Adesso non resta che vedere se a tali polemiche seguirà una dovuta inversione di rotta, soprattutto nel rispetto degli addetti ai lavori e dei fans, in grado di garantire dignità ad un evento come quello di Albert Park finora concepito come un semplice show a contorno di uno spettacolo ancora più grande quale il Gran Premio di Formula 1.

Venerdì 13 marzo, gara 1

1 - Mark Winterbottom (Ford) - Prodrive - 12 giri in 27'39''149
2 - Chaz Mostert (Ford) - Prodrive - 1''739
3 - James Courtney (Holden) - HRT - 5''222
4 - Shane Van Gisbergen (Holden) - Tekno - 8''685
5 - Fabian Coulthard (Holden) - BJR - 8''806
6 - Jamie Whincup (Holden) - Triple Eight - 9''804
7 - Tim Slade (Holden) - Walkinshaw - 11''158
8 - Rick Kelly (Nissan) - Kelly - 13''711
9 - Craig Lowndes (Holden) - Triple Eight - 14''267
10 - Garth Tander (Holden) - HRT - 14''792
11 - James Moffat (Nissan) - Kelly - 15''708
12 - Jason Bright (Holden) - BJR - 16''183
13 - Todd Kelly (Nissan) - Kelly - 16''649
14 - Nick Percat (Holden) - Dumbrell - 17''672
15 - Lee Holdsworth (Holden) - Walkinshaw - 18''369
16 - Will Davison (Mercedes) - Erebus - 18''856
17 - Scott McLaughlin (Volvo) - Polestar GRM - 19''826
18 - Dale Wood (Holden) - BJR - 20''441
19 - David Reynolds (Ford) - Nash PRA - 21''010
20 - Michael Caruso (Nissan) - Kelly - 28''745
21 - Chris Pither (Volvo) - Polestar GRM - 31''571
22 - Andre Heimgartner (Ford) - Super Black PRA - 33''332
23 - Marcos Ambrose (Ford) - DJR Penske - 43''128

Giro più veloce: Mark Winterbottom 1'59''012

Ritirati
1° giro - Ash Walsh
1° giro - Tim Blanchard

Venerdì 13 marzo, gara 2

1 - Mark Winterbottom (Ford) - Prodrive - 11 giri in 21'53''993
2 - Chaz Mostert (Ford) - Prodrive - 0''473
3 - Shane Van Gisbergen (Holden) - Tekno - 1''657
4 - James Courtney (Holden) - HRT - 2''717
5 - Jamie Whincup (Holden) - Triple Eight - 3''561
6 - Rick Kelly (Nissan) - Kelly - 4''996
7 - Tim Slade (Holden) - Walkinshaw - 8''036
8 - Fabian Coulthard (Holden) - BJR - 8''744
9 - Garth Tander (Holden) - HRT - 9''228
10 - Craig Lowndes (Holden) - Triple Eight - 10''174
11 - James Moffat (Nissan) - Kelly - 11''372
12 - Jason Bright (Holden) - BJR - 11''950
13 - Todd Kelly (Nissan) - Kelly - 12''163
14 - Nick Percat (Holden) - Dumbrell - 12''864
15 - Will Davison (Mercedes) - Erebus - 13''339
16 - David Reynolds (Ford) - Nash PRA - 13''592
17 - Lee Holdsworth (Holden) - Walkinshaw - 13''828
18 - Marcos Ambrose (Ford) - DJR Penske - 15''884
19 - Andre Heimgartner (Ford) - Super Black PRA - 17''225
20 - Michael Caruso (Nissan) - Kelly - 17''517
21 - Scott McLaughlin (Volvo) - Polestar GRM - 17''891
22 - Chris Pither (Volvo) - Polestar GRM - 19''709
23 - Tim Blanchard (Holden) - Dumbrell - 1'01''487
24 - Ash Walsh (Mercedes) - Erebus - 1'21''193

Giro più veloce: Mark Winterbottom 1'58''085

Ritirato
1°giro - David Wall

Sabato 14 marzo, gara 3

1 - Mark Winterbottom (Ford) - Prodrive - 12 giri in 24'09''200
2 - Chaz Mostert (Ford) - Prodrive - 1''043
3 - Shane Van Gisbergen (Holden) - Tekno - 7''252
4 - James Courtney (Holden) - HRT - 7''482
5 - Tim Slade (Holden) - Walkinshaw - 8''462
6 - Jamie Whincup (Holden) - Triple Eight - 9''120
7 - Garth Tander (Holden) - HRT - 11''142
8 - Rick Kelly (Nissan) - Kelly - 14''504
9 - Nick Percat (Holden) - Dumbrell - 15''451
10 - Craig Lowndes (Holden) - Triple Eight - 18''633
11 - Jason Bright (Holden) - BJR - 19''851
12 - David Reynolds (Ford) - Nash PRA - 21''403
13 - James Moffat (Nissan) - Kelly - 24''079
14 - Will Davison (Mercedes) - Erebus - 24''561
15 - Todd Kelly (Nissan) - Kelly - 25''469
16 - Lee Holdsworth (Holden) - Walkinshaw - 26''003
17 - Fabian Coulthard (Holden) - BJR - 29''959
18 - Tim Blanchard (Holden) - Dumbrell - 30''324
19 - Chris Pither (Volvo) - Polestar GRM - 32''884
20 - Andre Heimgartner (Ford) - Super Black PRA - 34''739
21 - Michael Caruso (Nissan) - Kelly - 39''401
22 - Marcos Ambrose (Ford) - DJR Penske - 18''516
23 - Ash Walsh (Mercedes) - Erebus - 1 giro

Giro più veloce: Chaz Mostert 1'58''963

Ritirati
8° giro - Dale Wood
1° giro - Scott McLaughlin

Domenica 15 marzo, gara 4

1 - Mark Winterbottom (Ford) - Prodrive - 11 giri in 26'30''273
2 - Chaz Mostert (Ford) - Prodrive - 1''059
3 - Shane Van Gisbergen (Holden) - Tekno - 1''983
4 - James Courtney (Holden) - HRT - 2''178
5 - Jamie Whincup (Holden) - Triple Eight - 2''696
6 - Garth Tander (Holden) - HRT - 5''159
7 - Rick Kelly (Nissan) - Kelly - 6''190
8 - Tim Slade (Holden) - Walkinshaw - 8''113
9 - David Reynolds (Ford) - Nash PRA - 11''871
10 - Lee Holdsworth (Holden) - Walkinshaw - 12''301
11 - Scott McLaughlin (Volvo) - Polestar GRM - 19''817
12 - Todd Kelly (Nissan) - Kelly - 22''035
13 - Fabian Coulthard (Holden) - BJR - 23''191
14 - Andre Heimgartner (Ford) - Super Black PRA - 24''035
15 - Michael Caruso (Nissan) - Kelly - 28''223
16 - Ash Walsh (Mercedes) - Erebus - 29''151
17 - Tim Blanchard (Holden) - Dumbrell - 30''268
18 - James Moffat (Nissan) - Kelly - 31''390
19 - Chris Pither (Volvo) - Polestar GRM - 49''858
20 - Dale Wood (Holden) - BJR - 1'00''832

Giro più veloce: Mark Winterbottom 1'58''249

Ritirati
1° giro - Craig Lowndes
1° giro - Jason Bright
1° giro - Nick Percat
1° giro - Will Davison
1° giro - Marcos Ambrose

La classifica finale dell'evento "Australian Grand Prix"
1. Winterbottom 300; 2. Mostert 276; 3. Van Gisbergen 252; 4. Courtney 244; 5. Whincup 212; 6. Slade 196; 7. R. Kelly 189; 8. Tander 180; 9. Coulthard 160; 10. T. Kelly e Moffat 130.