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16 Lug [18:05]

La Dallara GP2 per la F.2
Quale futuro per la WSR 3.5?

Massimo Costa

Sembra un cantiere aperto il paddock delle formule addestrative di alto livello, quelle che consentono l’ultimo esame prima di salire nel mondiale F.1. L’annuncio del Consiglio Mondiale FIA riguardante la offerta della GP2 per organizzare il nuovo campionato F.2 marchiato FIA, ha cominciato a muovere le prime carte. Sembrava infatti che fosse Renault Sport Technologies il primo indiziato ad entrare in possesso della F.2 e anche leggendo il “tender” FIA emergeva come la Casa francese fosse l’unica a poter intraprendere tale strada per la forza che dispone nella promozione dei propri weekend agonistici, per il format ottimale, per la realizzazione di un pacchetto vettura-motore di qualità in collaborazione con Dallara e Gibson. Ma qualcosa si è inceppato, pare sul discorso economico (praticamente la FIA esige che ogni entratura del promotore poi finisca nelle sue casse) e sulla lunghezza del periodo del contratto che è di sette anni, mentre Renault Sport Technologies non stipula accordi che superino i tre anni.

Ed ecco dunque farsi largo la GP2 che, secondo indiscrezioni, potrebbe godere dell’appoggio della CVC. Per ora si parla soltanto di una valutazione da parte della FIA dell’offerta GP2, ma in realtà non si vedono all’orizzonte altri partecipanti (si era accennato di un interesse da parte della ELMS che però sembra essere tramontato), a meno che la Renault non cambi idea. E quindi Bruno Michel, grande factotum della GP2 e della GP3, è decisamente in pole position. Tanto che avrebbe già sondato alcune squadre solide della World Series Renault 3.5 per un eventuale passaggio in F.2. Le prime voci, lasciano intendere che nel 2016 la F.2 partirà, ma con le attuali monoposto della GP2. Cambierà quindi soltanto il nome della categoria, da GP2 (nato nel 2005) a F.2. Ma in quale contesto si disputeranno i dieci eventi del campionato FIA? Anche qui entriamo nel campo delle ipotesi: tra quelle più ascoltate, si parla di cinque appuntamenti al fianco della F.1 e di altri cinque con la World Series by Renault. E qui nascono i primi punti interrogativi. Come può la F.2 essere inserita nel contesto WSR quando essi stessi organizzano la 3.5, categoria similare?

Riavvolgiamo il nastro. Nel tardo pomeriggio di sabato 11 luglio, in occasione della quinta prova stagionale della Renault 3.5 al Red Bull Ring, si è tenuta una doppia riunione, in mezzo la disputa della qualifica 2, tra i responsabili di Renault Sport Technologies e tutti gli undici team principal presenti. A tarda sera era impossibile sapere qualcosa, ma che vi fossero alcune stranezze lo si poteva intuire dai musi lunghi dei responsabili delle squadre. La cosa buffa è che da Zandvoort, in Olanda, dove si correva contemporaneamente la settima prova del FIA F.3, giravano già ipotesi su quanto stesse accadendo in Austria. Piano piano nel paddock di Spielberg sono cominciate a trapelare tante voci, ma più che altro tanta confusione, una marea di ipotesi, che coinvolgono il futuro della 3.5. Mentre l’ufficio stampa RST sottolineava come non vi fosse nulla di concreto in merito alle considerazioni che vogliono la Renault 3.5 in un momento di stallo per il 2016, addirittura fermata per non intralciare la nuova F.2 per volere della stessa Renault che non vuole infastidire la FIA, nel paddock del Red Bull Ring i team principal non facevano che incontrarsi per capire qualcosa, per definire una strategia. Nel frattempo, dalla RPM, storica partner spagnola di Renault, facevano sapere che loro stanno lavorando sodo per definire i calendari 2016 e che la 3.5 è assolutamente compresa nel pacchetto. Quindi tutto procede linearmente. Ma qual è la realtà?

La sensazione netta che si è ricevuta è che le decisioni finali passino sopra le teste degli uomini di Renault Sport Technologies e di RPM. Ci riferiamo a Renault, al presidente Carlos Ghosn, ormai avviato a riportare il marchio francese in F.1 nel ruolo di costruttore acquisendo la Lotus e di confermare la presenza ormai granitica nella Formula E. Si noti, due campionati FIA, e da qui ci si potrebbe riallacciare al discorso di cui sopra, ovvero che Renault non vuole entrare in conflitto con la Federazione Internazionale e lasciare quindi campo libero alla F.2 che non vedrebbe di buon occhio una rivale come la 3.5. Inoltre, si sostiene anche che Renault potrebbe essere coinvolta direttamente nella F.2 con il nuovo motore e la nuova monoposto per il campionato 2017. Dunque, da una parte Bruno Michel nelle vesti di promotore e organizzatore, dall’altra la Renault che si occupa della parte tecnica. E che inserirebbe cinque appuntamenti della F.2 nei suoi weekend comprendenti Eurocup Renault 2.0, Renault RS01, Clio. Soltanto fantasie estive?

C’è, però, anche chi sostiene che Renault non è per nulla intenzionata a mollare una serie come la 3.5, che ha avuto grande fortuna nei suoi 11 anni di vita provvedendo a far crescere decine di piloti poi arrivati in F.1 con successo immediato. Un campionato che offre dal 2012, con lo step evolutivo targato Renault e Dallara, senza ombra di dubbio la migliore monoposto propedeutica al di sotto della F.1. E inoltre, un format perfetto oltre la possibilità concessa ai piloti di dare sempre e comunque, nelle due qualifiche e nelle due gare, il cento per cento grazie alle gomme Michelin. Anche se negli ultimi due anni GP2 e Renault 3.5 hanno faticato a completare i ranghi delle 26 vetture previste, dal 2005 le due categorie hanno sempre convissuto tranquillamente. C’è quindi un mercato che potrebbe permettere alla Renault 3.5 di sopravvivere anche a fianco della F.2. Secondo le stime della FIA, la nuova categoria costerà ad un pilota un milione di euro, ma dalle prime indiscrezioni raccolte dai team, si parla già di 1.5 milioni se non di più. Ecco quindi che la Renault 3.5, che da pochi giorni gode di 35 punti della FIA per la Super Licenza, potrebbe avere il suo spazio considerando che si può correre con 800mila euro, una differenza economica del resto sempre esistita con la GP2. Renault quindi continuerà a supportare la 3.5 o preferisce sacrificarla per la F.2? E la RPM, con il sempre vulcanico Jaime Alguersuari senior, potrebbe avere la forza di recuperare team, monoposto e godendo dell’appoggio Renault e della forza dei 35 punti FIA per la Super Licenza F.1, continuare ad organizzare il campionato magari inserendolo in altri contesti come il Blancpain, il GT Open o la ELMS? Concludendo, tante domande, tante ipotesi, tanti se, ma, potrebbe. L’unica cosa certa è che non vi è nulla di certo, al momento. Può sembrare un paradosso, ma è così.

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gdlracing