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11 Apr [15:35]

Misano - Il commento
Schumacher convince, Guzman il rivale

Jacopo Rubino - Photo 4

L’attesa è stata ben ripagata: l’Italian Formula 4 Championship ha dato il via alla stagione 2016 sotto i migliori auspici. A Misano Adriatico abbiamo assistito senza dubbio ad un weekend intenso, caratterizzato dal record di 41 iscritti, dalle novità nel format agonistico, dal meteo variabile, ma soprattutto da un nome. O meglio, un cognome. Quello di Mick Schumacher. Volenti o nolenti, il figlio d’arte tedesco ha calamitato tutti i riflettori, anche dei media generalisti. Una presenza che ha regalato un enorme bonus di visibilità alla serie tricolore gestita da ACI Sport e WSK Promotion, ancor di più alla luce dei risultati ottenuti: è in testa alla classifica con 62 punti, alimentando subito i paralleli con il padre Michael.

Schumacher convince su ogni fronte
Il pilota della Prema è stato veloce sin dalle prove libere, ma ha impressionato in qualifica. Sul bagnato è stato il più veloce della propria batteria, infliggendo addirittura 1”8 al primo inseguitore a parità di condizioni. Solo il maggior grip trovato dal secondo gruppo gli ha negato il best lap assoluto, siglato così da Marcos Siebert. Mick ha, però, monopolizzato la scena del sabato, aggiudicandosi le due manche eliminatorie. In gara 1, quasi portato sull’erba da Siebert in occasione dello start, ha presto recuperato fino al sorpasso sull’argentino che gli ha garantito il comando.

Schumacher ammette l'errore in finale
In gara 2, di nuovo con pista umida, il tedesco ha condotto autorevolmente i giochi per l’intera distanza. In virtù di questa doppietta, ha quindi potuto affrontare la sfida finale (riservata ai migliori 36) schierandosi in pole, ma non c’è stato l’en-plein: un errore al via lo ha fatto precipitare indietro. Da lì, una rimonta di forza fino al quinto posto, divenuto il quarto per la penalizzazione inflitta a Kush Maini. «È stato un mio errore, mi dispiace per la squadra», ha poi ammesso onestamente il giovane Schumacher. Il bilancio al termine del round inaugurale, comunque, è ovviamente più che positivo. La crescita rispetto al 2015, quando ha affrontato soltanto l’ADAC F4, è evidente sotto ogni aspetto.

Guzman e Siebert gli antagonisti
Staccato di quatto lunghezze, è Raul Guzman ad occupare la seconda posizione in graduatoria. Il messicano, già presente lo scorso anno, è stato una certezza. Peccato soltanto per le qualifiche sottotono. L’alfiere della DR Formula ha raggiunto il proprio apice vincendo gara 3, coronando il suo recupero con un sorpasso da antologia su Siebert. Probabilmente è stata la manovra simbolo di tutto il weekend. Guzman, inoltre, è stato l’unico concorrente a non essere mai sceso dalla top 3: decisamente una bella soddisfazione. In finale, con la falsa partenza di Schumacher, Guzman avrebbe avuto un’occasione d’oro per fare il bis, ma ha dovuto arrendersi proprio a Siebert e a Juri Vips. L’argentino, dopo l’exploit della pole sul bagnato, ha faticato in gara 1 per problemi di set-up, ma si è rifatto tra gara 2 e la finale.

Van Uitert sorprende, bene i rookies Prema
La trasferta sul circuito “Marco Simoncelli” ha messo in mostra anche Job Van Uitert, lo scorso anno pressoché invisibile nella F4 in Germania. Passato alla nutrita corte Jenzer, l’olandese è stato sempre a ridosso dei più forti, cogliendo pure la medaglia di bronzo in gara 2. Oltre a Mick Schumacher, la Prema ha trovato in Vips e Juan Manuel Correa i migliori rookies. Per entrambi un piazzamento a podio nello score personale, con l’estone a un soffio dalla vittoria in finale. L’ecuadoregno di passaporto USA, invece, ha chiuso terzo in gara 1, per lui la prima della carriera in monoposto.

Cunati e Bertonelli i migliori italiani
Quanto alla pattuglia italiana, c’è un po’ di rammarico. Ma il potenziale non manca. Simone Cunati ha chiuso quarto in gara 1, poi è stato bersagliato dalla cattiva sorte. Guai al motore in gara 3, tamponato da Correa in finale mentre era terzo. Il podio se lo è preso Diego Bertonelli in gara 2, seppure il toscano della RB Racing in gara 3 sia rimasto fermo in griglia, provocando una carambola che ha determinato la bandiera rossa. Settimo domenica mattina, anche Giacomo Altoé ha fatto il suo ingresso in zona punti con una prova accorta.

Prima volta per il nuovo format
La tappa romagnola ha infine dato l’opportunità di valutare concretamente il nuovo format del weekend, studiato dagli organizzatori per accogliere il boom di adesioni pervenute in questi mesi. È innanzitutto un chiaro segnale sulla salute della categoria, nata nel 2014 e in costante crescita. Di chiara ispirazione kartistica, il sistema di suddivisione in gruppi richiede certamente un po’ di abitudine, specialmente nel capire la composizione degli schieramenti, ma ha contribuito a rendere l’evento più interessante. Lo stesso regolamento sarà adottato anche dal campionato tedesco che inizierà tra pochi giorni a Oschersleben.
gdlracing