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16 Set [14:08]

Budapest - Gara 2
Magnussen KO, vince Da Costa

Dall'inviato Massimo Costa

In testa dalla prima curva fino alla metà del 30esimo e ultimo giro. Finché la nuvoletta fantozziana che usciva da qualche minuto dal posteriore della sua Dallara lo ha costretto al ritiro. Kevin Magnussen aveva fatto tutto bene, meritava ampiamente la seconda vittoria stagionale (la prima a Spa), ma una perdita di olio del cambio lo ha costretto a fermarsi a poche centinaia di metri dalla bandiera a scacchi. Per la disperazione degli uomini del team Carlin cui non è bastato incrociare le dita. Alla fine però, quando i tecnici della squadra inglese hanno verificato i motivi del danno, si è scoperto che la causa è dipesa da un cattivo fissaggio di una parte del cambio, volata via e che ha causato l'uscita dell'olio.

Il primo posto è dunque finito nelle mani del rookie Antonio Felix Da Costa, il portoghese divenuto pilota Red Bull a stagione in corso e piazzato in WSR, mentre già correva in GP3, a partire dal quarto appuntamento. Da Costa ha subito capito come va guidata la nuova Dallara-Zytek ed ha portato un contributo decisivo al team Arden Caterham che con Alexander Rossi faticava non poco. L'americano infatti, tendeva a non dimenticare lo stile di guida della precedente Dallara-Renault, completamente diverso, portando fuori strada lo sviluppo della vettura. Con Da Costa le cose sono cambiate, Rossi ha capito dove sbagliava e pur a fatica ora riesce a ottenere più o meno le prestazioni del nuovo compagno di squadra (prima al suo fianco c'era Lewis Williamson il cui contributo al team inglese era completamente inutile, tanto che è stato scartato da Red Bull).

Da Costa ha festeggiato la sua prima vittoria in World Series Renault, mentre Rossi si è piazzato ottavo con la soddisfazione di aver segnato il giro più veloce. Viene da chiedersi ora dove potrebbe trovarsi in classifica generale Da Costa se avesse partecipato alle prove di Alcaniz, Montecarlo e Spa. Secondo posto per un ritrovato Marco Sorensen del team Lotus mentre sul podio per la prima volta è salito Will Stevens, compagno di Magnussen che grazie al suo ritiro ha potuto sollevare la coppa. L'inglese è un altro di quei piloti che si stanno adattando pian piano alla Dallara-Zytek e la sua crescita è parsa evidente a Budapest.

Sam Bird, cui dopo gara 1 è stato sostituito il motore perché mancava di velocità di punta, ha raccolto un bel quarto posto grazie a una rabbiosa partenza, ma i problemi di set-up non sono stati risolti. Robin Frijns, che partiva dalla pole, al via ha stallato per qualche decimo di secondo, poi quando ha ripreso si è trovato settimo. Con un bel sorpasso ad Arthur Pic si è preso il sesto posto poi divenuto il quinto per il ritiro di Magnussen. Jules Bianchi ha sofferto un costante degrado delle gomme posteriori che hanno reso la sua monoposto sovrasterzante. Il francese ha terminato nono. In classifica generale, Frijns ha preso il largo su Bianchi, 24 i punti di vantaggio, e Bird, a meno 27.

È piaciuto Kevin Korjus, settimo, che ha avuto una bella reazione dopo la non troppo positiva giornata di sabato, anche se in gara 1 si era esibito in sei sorpassi. Un punticino lo ha incassato Walter Grubmuller mentre BVM Target ha visto Tamas Pal Kiss impressionare ancora una volta cogliendo l'undicesima piazza al termine di una gara molto dura per l'ungherese (dal punto di vista fisico, come anche per Daniel Abt e Aaro Vainio, in arrivo dalla GP3). Peccato per Pal Kiss che al restart dal pit-stop ha pasticciato con l'antistallo perdendo 3-4 secondi rivelatisi fondamentali per non entrare nella top ten.

Ma il feeling con BVM Target è stato ottimo, ora entrambi attendono risposte dagli sponsor per le prossime prove di Le Castellet e Barcellona. Bene anche Nikolay Martsenko, con l'altra vettura BVM Target, che grazie a una buona strategia ha chiuso quattordicesimo dalla ventitreesima posizione di partenza. Subito KO i piloti Draco, Andre Negrao e Nico Muller. Il brasiliano è stato vittima di un contatto con Daniil Move mentre lo svizzero ha perso la seconda marcia ed è finito in testacoda, ritirandsi. Vittorio Ghirelli ha condotto una gara non facile, affrontando vari duelli e terminando diciassettesimo.

Nella foto, Da Costa (Photo Pellegrini)



Domenica 16 settembre 2012, gara 2

1 - Antonio Felix Da Costa - Arden Caterham - 30 giri 46'22"008
2 - Marco Sorensen - Lotus - 3"666
3 - Will Stevens - Carlin - 10"533
4 - Sam Bird - ISR - 19"784
5 - Robin Frijns - Fortec - 20"343
6 - Arthur Pic - Dams - 22"789
7 - Kevin Korjus - Lotus - 24"557
8 - Alexander Rossi - Arden Caterham - 25"624
9 - Jules Bianchi - Tech 1 - 31"183
10 - Walter Grubmuller - P1 - 33"414
11 - Tamas Pal Kiss - BVM Target - 36"422
12 - Carlos Huertas - Fortec - 37"826
13 - Lucas Foresti - Dams - 49"452
14 - Nikolay Martsenko - BVM Target - 49"998
15 - Daniil Move - P1 - 59"931
16 - Zoel Amberg - Pons - 1'04"779
17 - Vittorio Ghirelli - Comtec - 1'09"389
18 - Aaro Vainio - RFR - 1'11"082
19 - Mikhail Aleshin - RFR - 1'11"605
20 - Nick Yelloly - Comtec - 1'13"714
21 - Yann Cunha - Pons - 1'15"356
22 - Jake Rosenzweig - ISR - 1'22"784
23 - Kevin Magnussen - Carlin - 1 giro
24 - Daniel Abt - Tech 1 - 2 giri

Giro più veloce: Alexander Rossi 1'30"778

Ritirati
1° giro - Andre Negrao
9° giro - Nico Muller

Il campionato
1.Frijns 166; 2.Bianchi 142; 3.Bird 139; 4.Sorensen 101; 5.Pic 94; 6.Yelloly 92; 7.Magnussen 76; 8.Da Costa 73; 9.Muller 68; 10.Korjus 55.