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13 Giu [22:10]

Canada, la gara: Schumi batte 7
con un capolavoro tattico

Un cinese: freddo, saggio, calcolatore. Michael Schumacher ha vinto per la settima sull’isola di Notre Dame a Montreal – il suo ennesimo record, visto che nessun pilota prima di oggi aveva vinto uno stesso GP per più di sei volte – e lo ha fatto imitando l’orientale del famoso proverbio: si è seduto sulla riva del fiume e ha atteso che il cadavere (agonistico, s’intende) del nemico gli transitasse a fianco. Del resto lo aveva pronosticato lo stesso Michael dopo la poco entusiasmante sesta piazza ottenuta in qualifica: “La Ferrari ha il pacchetto complessivo più forte, possiamo vincere anche partendo da dietro”. Ed è proprio vero. Gli avversari possono anche riuscire a infilare prestazioni di punta migliori, ma solo il team di Maranello è in grado di controllare, studiare, dominare un week-end con tanta intelligenza e professionalità. Constatata la minore validità delle gomme Bridgestone rispetto alle Michelin sul giro secco, la Ferrari ha infatti deciso di scaricare l’aerodinamica delle sue monoposto, caricare i serbatoi, e puntare su due soli pit-stop, contro i tre previsti da quasi tutti gli avversari. Dopo la fibrillazione alla partenza, con Trulli subito bloccato da un inopinato cedimento della sospensione e il pasticcio alla prima curva che ha coinvolto Sato e Bruni (uscito dai box dopo aver mancato lo schieramento in griglia), le due Jaguar, Massa e la McLaren di Coulthard, Schumi si così infatti messo in difesa “attiva”, in attesa di una ripartenza alla Sacchi. Fratello Ralf è scattato bene dalla pole, piazzandosi davanti a Button, Alonso, Montoya e allo stesso Schumi, ma non è riuscito a creare il buco. Barrichello ha regalato l’unico brivido della gara passando Raikkonen al settimo giro, ma è stato il valzer dei pit-stop a decidere la gara. Sfruttando il suo assetto più scarico, e la migliore tenuta sulla lunga distanza delle Bridgestone, Schumi è infatti rimasto in pista più a lungo degli avversari, ha preso il comando dopo la prima sosta del fratello, ha costruito il vantaggio spingendo mentre gli avversari erano impegnati ai box, e ha poi raccolto il frutto dei calcoli del muretto quando mancavano poco più di una ventina di giri al termine, fra il momento della sua seconda sosta e la terza del fratello, incapace di mettere in dispensa un vantaggio sufficiente a colmare il gap dovuto alla sosta in più. Anche Barrichello, un po’ scomposto a tratti ma apparso anche più veloce di Schumi nella parte centrale della gara, alla fine si è avvicinato a Ralf (4 secondi), ma non è riuscito a regalare la doppietta alla Ferrari. Forse perché, quando si è trovato secondo dietro a Schumi nella giostra dei pit, non ha avuto il coraggio di tentare un assalto al compagno. Montoya ha sempre marcato da vicino i primi, duellando con Button – calato, forse anche per via di un treno di gomme non eccellente, dopo il primo stint – ma non ha mai dato l’impressione di poter piazzare lo spunto vincente. L’altro pilota della BAR, Takuma Sato, partito dai box, ha condito la gara con l’ennesima manovra da kamikaze – testacoda nel tentativo di passare Panis al Casinò – e poi si è visto esplodere il motore Honda alle spalle (per lui è la quinta volta nella stagione…). Un guaio alla trasmissione al 45° giro ha messo invece fine alla gara di Alonso, che lottava per un posto sul podio, completando il disastro della Renault. Da segnalare la solita, ottima prova di Fisichella, sesto alla fine sulla Sauber, e il terribile botto del compagno Massa, finito lungo e dritto contro le gomme di protezione alla Forcina, ma fortunatamente senza conseguenze fisiche, a 5 giri dal termine. Con Michael Schumacher primo con 70 punti in classifica, e 18 di vantaggio sul rivale più vicino, il compagno di squadra Barrichello, il circus si avvia a Indianapolis, la garà di metà stagione che si correrà domnica prossima, con il sospetto che anche il 2004 sia destinato a tingersi tutto di rosso.

La cronaca

Al giro di riscaldamento non si presentano Bruni e Sato, che partono dal box. Appena dopo lo start la sospensione posteriore della Renault di Trulli cede, Jarno si infila nella corsia di uscita dei box e quasi ostacola Bruni e Sato, il giapponese poi alla prima curva si trova davanti un mezzo groviglio di macchine: Klien ha toccato Coulthard e poi è carambolato su Webber, coinvolgendo anche Massa. Webber torna i box e poi si ritirerà per i danni subiti. Intanto Ralf Schumacher guida la corsa davanti a Button, Alonso, Montoya e Michael Schumacher. Barrichello, settimo, tallona Raikkonen e lo passa al settimo giro. Montoya tenta di pressare Michael, poi rinuncia e si infila ai box all’11° giro; al 15° anche Ralf si ferma e lascia la testa della gara ad Alonso, che però si ferma un giro dopo e perde molto tempo per un pasticcio con il bocchettone di rifornimento. Anche Heidfeld ha problemi ai box: parte quando il meccanico addetto al rifornimento sta ancora operando e Nick lo travolge, causandogli un infortunio per fortuna minore alla gamba. Drive trough per Kimi Raikkonen, che uscendo dal suo primo stop (al 18°giro) aveva passato la linea bianca dei box. Al 24° giro Button incalza Montoya, entra ai box Sato e al giro seguente rifornisce anche Fisichella, che “copia” la tattica della Ferrari. Al 27° giro Baumgartner va in testacoda, Montoya tenta di avvicinarsi a Michael Schumacher, è lotta. Al 30° giro entrano ai box Montoya e Raikkonen, a quello successivo anche Button, che tornerà in pista in sesta posizione e non sarà poi più incisivo. Mancano 38 giri alla fine quando Ralf rientra ancora ai box, con una sosta breve, e lascia la leadership al fratello, che precede Barrichello, piazzandosi in terza posizione al rientro in pista, davanti ad Alonso, Button e Montoya. Rubens si avvicina al compagno di squadra, ma non lo pressa come potrebbe, anche se pare più veloce. Si ritira Gianmaria Bruni, dopo essere anche stato penalizzato con un drive trough per un eccesso di velocità in pit-lane. A meno 28 giri Sato tenta di attaccare Da Matta al Casinò, arriva lungo e va in testacoda senza toccare miracolosamente nessuno, poi va ai box per cambiare il musetto. A meno 26 giri Barrichello compie la sua seconda sosta e rientra dietro Montoya, mentre Alonso, abbandonato dalla trasmissione, parcheggia la Renault a bordo pista. Al 47esimo giro Michael effettua la sua seconda sosta (lasciando a una il solo Fisichella), e torna in pista secondo dietro a Ralf e davanti a Button. Schumi junior rientra per la terza sosta nel giro seguente, e perde definitivamente la testa della gara. Rubens compie una breve escursione fuori pista, Montoya e Button si fermano ai box, e quando tornano in pista la situazione è la seguente: Michael, Ralf, Barrichello, Button, Montoya. Mancano 20 giri alla fine quando l’8 cilindri Honda di Sato va in fumo, 16 quando il vantaggio di Michael sul fratello sale a 7”. Raikkonen è costretto alla quinta sosta ai box per un problema al volante, poi Massa, quando mancano solo 5 giri alla bandiera a scacchi, finisce violentemente contro le gomme alla frenata della forcina, ma esce con le sue gambe dall’abitacolo: solo paura per lui, preoccupazione alla Sauber dopo i guai alle sospensioni patiti nei test. Montoya incalza Button, Rubens rimonta su Ralf, ma le posizioni non cambiano: Schumi vince la sua settima gara della stagione davanti al fratello Ralf, a Barrichello, Button, Montoya, Fisichella, Raikkonen e Da Matta che chiude la lista dei piloti a punti.

L'ordine di arrivo, domenica 13 giugno 2004

1 - Michael Schumacher (Ferrari F2004) - 70 giri in 1.28'24"803
2 – Ralf Schumacher (Williams FW26-Bmw) – a 1”062
3 - Rubens Barrichello (Ferrari F2004) - a 5"108
4 - Jenson Button (Bar 006-Honda) - a 20"409
5 - Juan Pablo Montoya (Williams FW26-Bmw) - a 21”200
6 - Giancarlo Fisichella (Sauber C23-Ferrari) - a 1 giro
7 – Kimi Raikkonen (McLaren Mp-19-Mercedes) – a 1 giro
8 - Cristiano Da Matta (Toyota TF104) – a 1 giro
9 - David Coulthard (McLaren Mp4-19-Mercedes) - a 1 giro
9 - Felipe Massa (Sauber C23-Ferrari) - a 1 giro
10 - Olivier Panis (Toyota TF104) - a 1 giro
11 – Timo Glock (Jordan EJ14-Ford) - a 2 giri
12 - Nick Heidfeld (Jordan EJ14-Ford) - a 2 giri
13 - Christian Klien (Jaguar R5-Cosworth) - a 3 giri

Ritirati: Felipe Massa, Takuma Sato, Fernando Alonso, Gianmaria Bruni, Mark Webber, Jarno Trulli

Il campionato piloti
1.M.Schumacher punti 70; 2.Barrichello 52; 3.Button 43; 4.Trulli 36; 5. Alonso 25; 6.Montoya 24; 7.R.Schumacher 20; 8.Sato 8; 9. Fisichella 8; 10. Massa 5; 11. Da Matta 4; 12. Coulthard 4; 13. Raikkonen e Webber 3; 15.Heidfeld 2; 15.Panis 1.

Il campionato costruttori
1.Ferrari punti 122; 2.Renault 61; 3.Bar-Honda 51; 4.Williams-Bmw 48; 5.Sauber-Ferrari 13; 6.McLaren-Mercedes 7; 7.Toyota 5; 8. Jaguar-Cosworth 3; 9.Jordan-Ford 2.

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