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7 Giu [21:30]

Endurance a Magione: Roberto Colciago primo dopo squalifica

Una sequenza di colpi di scena regola le sorti della prima gara del week-end per il Campionato Italiano Turismo Endurance. A tagliare il traguardo in prima posizione nella gara riservata alle classi Benzina 4.0, 3.0 e S2.0 sono Nicola Bianchet e Federico Della Volta in coppia sulla BMW M3 E46 3.2 del Duller Motorsport, ma, a seguito di verifiche d’ufficio, i portacolori del Duller Motorsport vengono esclusi dalla classifica per una difformità tecnica riscontrata sulla vettura.

La vittoria arriva così nelle mani di Roberto Colciago (Seat Leon Turbo TSI FR – Seat Sport Italia), mentre secondo chiude Andrea Crescentini (BMW M3 3.2 W&D Racing) che occupava la prima posizione prima di essere rallentato da uno Stop&Go rimediato per un contatto in corsia box. Ottimo terzo posto per Andrea Bacci al volante della BMW M3 E92 4.0 (Autofficina Rally) condotta per la seconda volta in gara dopo il debutto al Mugello. Battuta d’arresto per Luca Cappellari (BMW M3 E92 3.2 – Duller Motorsport) costretto al ritiro ed a perdere così la leadership in classifica fino a quel momento condivisa con Colciago.

La prima gara per le classi Benzina 2.0 e Diesel 2.0 ha visto invece il successo per la coppia Orlandi-Belotti sull’Alfa Romeo GT dell’University Motors, già dominatrice nella sessione di qualifica. Al secondo posto, invece, Conte-Zanin (BMW E46 2.0 Promotor Sport), mentre con il terzo posto assoluto, la coppia Villa – De Pasquale (Seat Toledo TdiBD Racing) continua la supremazia nel raggruppamento Diesel.

Allo start di gara 1 (classi Benzina 4.0, 3.0 e S2.0) Bianchet riesce ad avere lo spunto migliore superando il poleman Cappellari, mentre Colciago si lancia al terzo posto davanti a Crescentini, Bacci e Gabbiani (BMW M3 3.2). Proprio l’ex-pilota di Formula 1 già nelle prime battute guadagna la scia di Bacci che però riesce a difendere il quinto posto. Gabbiani, invece, al quinto passaggio è costretto a rientrare ai box per la riparazione del paraurti anteriore, mentre le BMW M3 di Facchetti e Meloni risalgono così al sesto e settimo posto.

Il colpo di scena è però all’ottavo giro con Cappellari costretto a rallentare improvvisamente abbandonando così il secondo posto per poi rientrare ai box e ritirarsi. Ad approfittarne è Colciago che sale così in seconda posizione ipotecando punti preziosissimi di distacco sul suo diretto rivale nella lotta al titolo tricolore. Intanto alle sue spalle Crescentini precede un gruppo ai ferri corti con Bacci alle prese con Facchetti, Meloni, poi costretto al ritiro e Trevisiol, primo nel Trofeo Supercopa precedendo Russo, Bettera e Carlucci.

A rendersi pericoloso negli scarichi della BMW di Bacci, rimane così solo Facchetti, ma anche per il pilota del Wheels Racing Motorsport arriva un mesto ritiro al 14° passaggio lasciando così il fiorentino dell’Autofficina Rally finalmente libero di gestire un prezioso quarto posto. Alle sue spalle, invece, danno spettacolo le Leon del Trofeo Seat con Trevisiol, Russo e Bettera tutti a stretto a contatto. Al 19° giro, intanto, iniziano le soste ai box obbligatorie che, quando concluse per tutti i protagonisti, restituiscono un nuovo volto alla gara.

Con Bianchet e Colciago costretti a scontare l’Handicap Tempo (disposto da regolamento sulla base dei precedenti risultati di gara) a balzare in testa è Crescentini che passa così al comando davanti a Della Volta (subentrato a Bianchet) ed a Bacci che riesce a sopravanzare Colciago sempre per il minor tempo di sosta ai box. Al 27° giro, però, Della Volta pressa il giovane sammarinese che si allarga alla curva del Muro perdendo la prima posizione che ritorna nella mani della coppia Duller Motorsport.

Anche per il terzo posto si anima la gara con Colciago che forza il ritmo sulla BMW di Bacci per poi superarlo riguadagnando il podio. Con Crescentini costretto allo Stop&Go per aver urtato altro concorrente in corsia box , nel finale il pilota di Seat Sport Italia risale in seconda posizione davanti a Bacci ed alle Leon Supercopa di Trevisiol, Russo, Bettera, Radaelli, Cefis. Sequenza di colpi di scena nel finale. A pochi minuti dal termine la Direzione Gara comunica una penalità di 25” su Della Volta per l’attacco su Crescentini, un tempo per pochi decimi inferiore al distacco vantato su Colciago, mentre Crescentini rimonta fino a guadagnare la scia della Leon del varesino.

Anche grazie ai doppiaggi, il pilota Seat riesce a conservare la posizione di stretta misura sotto la bandiera a scacchi. Con un vantaggio di 29” sul secondo la coppia Della Volta – Bianchet, pur penalizzata di 25”, sembra così guadagnare così la vittoria finale su Colciago, Crescentini, Bacci, Trevisiol, Russo, Bettera, Radaelli, Cefis e Bagnasco. Ma nel dopo gara, in seguito alle verifiche tecniche d’ufficio, la vettura dei vincitori viene ritrovata difforme (catalizzatore) e l’equipaggio viene così escluso di classifica lasciando la vittoria a Colciago.

CLASSIFICA GARA 1 (Benzina 4.0, 3.0 e S2.0).
1) Roberto Colciago (Seat Leon 2.0 Turbo TSI FR – 24h 4.0), 38 giri in 50’55.573; 3) Crescentini (BMW M3 E46 3.2 – 24h 4.0) a 0.591; 3) Bacci (BMW M3 E92 4.0 – 24h 4.0) a 10.683; 4) Trevisiol (Leon Supercopa - 3.0) 45.458; 5) Russo (Leon Supercopa - 3.0) a 46.333; 6) Bettera (Leon Supercopa – 3.0) a 1 giro; 7) Radaelli (Leon Supercopa - 3.0) a 1 giro; 8) Cefis (Leon Supercopa - 3.0) a 1 giro; 9) Seveso (Leon Supercopa – 3.0) a 1 giro; 10) Pellegrinelli S. (Leon Supercopa – 3.0) a 1 giro.
Giro più veloce: Cappellari 1’14.741