Regional by Alpine

Montmelò - Libere 2
Badoer avvicina Camara

1 - Rafael Camara - Prema - 1’36”938 - 21 giri2 - Brando Badoer - Van Amersfoort - 1’37”032 - 223 - Matteo De Palo - Saintelo...

Leggi »
Regional by Alpine

Montmelò - Libere 1
Camara inizia con il piede giusto

1 - Rafael Camara - Prema - 1’37”088 - 20 giri2 - Brando Badoer - Van Amersfoort - 1’37”162 - 203 - Tuukka Taponen - R-Ace - ...

Leggi »
F4 Italia

Il calendario 2025
Sette tappe, Montmelò quella estera

Saranno sette, come da tradizione, gli appuntamenti della Formula 4 Italia 2025. Fuori dai confini nazionali si andrà una sol...

Leggi »
Regional by Alpine

Il calendario 2025
La novità è Misano

La Formula Regional European by Alpine, in occasone del penultimo appuntamento stagionale di questo fine settimana a Montmelò...

Leggi »
formula 1

Ufficiale: Ricciardo out
Lawson titolare da Austin

Davide Attanasio - XPB ImagesCome ampiamente previsto (e prevedibile) - e come è stato scritto negli scorsi giorni - Daniel R...

Leggi »
Rally

Rally del Cile – Shakedown
Lappi chiude davanti Sesks e Pajari

Michele Montesano Il WRC è approdato in Sudamerica per affrontare il Rally del Cile. Gli sterrati che si snodano attorno a Co...

Leggi »
25 Mag [14:32]

In pista a Monaco la Alpine A110-50
Sarà l'erede del Megane Trophy?

A Monaco ha fatto il suo debutto ufficiale, percorrendo due giri del tracciato cittadino del Principato, la Alpine A110-50, guidata dall'ex pilota di F.1 Paul Belmondo e sotto l'attenta supervisione del quattro volte campione del mondo Alain Prost. Si tratta di una concept car creata per festeggiare i 50 anni della famosa Alpine Berlinette. Una vettura tipicamente racing, che beneficia della ricca esperienza acquisita con Mégane Trophy, di cui riprende la base tecnica. Ne sarà l'erede? O verrà impiegata in altre competizioni come il GT o il DTM? Oppure rimarrà un esercizio di stile fine a se stesso. Speriamo di no...

Il telaio tubolare montato su Renault Alpine A110-50 è stato irrigidito e ha subito numerose evoluzioni, tra cui la modifica del rollbar dell’abitacolo e della traversa centrale del vano motore, ribassati nelle officine di Tork Engineering per adattarsi all’altezza del veicolo, più basso rispetto a Mégane Trophy. Gli studi digitali sono stati realizzati da Renault Design, Koller ed Etud Integral, e il montaggio conclusivo assicurato da Protostyle.
La ripartizione finale delle masse è quasi ideale, con 47,8% all’anteriore.

Per facilitare il lavoro delle équipe di manutenzione, questa concept-car integra un sistema pneumatico di pistoni di sollevamento, direttamente derivato dalle competizioni di endurance, che consente, in particolare, di sostituire le ruote con estrema rapidità. L’efficacia della concept-car Renault Alpine A110-50 è ottenuta essenzialmente grazie all’effetto suolo. Anteriormente, uno splitter nascosto nel paraurti crea una depressione che genera, a sua volta, un appoggio aerodinamico elevato. Posteriormente, un diffusore accelera il flusso d’aria sotto il fondo piatto. Indotto per oltre un terzo dall’effetto suolo, l’appoggio è completato da uno spoiler posteriore regolabile.

Lo studio e la progettazione di questi flussi d’aria si basano sull’utilizzo della Computational Fluid Dynamics, una tecnologia avanzata, utilizzata, in particolare, in F.1. La C.F.D. consiste nello studio dei movimenti di un fluido, o dei loro effetti, mediante risoluzione numerica delle equazioni che corrispondono alla meccanica di quest’ultimo: una tecnica già utilizzata da Renault Sport Technologies per affinare l’aerodinamica e studiare le reazioni di Nuova Mégane Trophy in funzione dei flussi d’aria.

Il passo di Renault Alpine A110-50, pari a 2.625 mm, è identico a quello di Mégane Trophy, mentre le carreggiate sono lievemente più ampie, con 1.680 mm all’anteriore e 1.690 mm al posteriore.
Gli specifici cerchi da 21’’, fissati da un dado centrale, calzano pneumatici Michelin omologati per la circolazione stradale. Gli ammortizzatori Sachs, regolabili in compressione e rilascio, sono montati direttamente sui triangoli inferiori. Sono previste numerose possibilità di regolazioni indipendenti: angolo di incidenza, campanatura e parallelismo, altezza della scocca, antirollio.
Per favorire sensazioni allo stato puro, sono stati esclusi i dispositivi di assistenza alla guida (A.B.S, anti-pattinamento, etc.)

Sovradimensionato, il potenziale di frenata di Renault Alpine A110-50 è all’altezza delle sue prestazioni. Anteriormente, gli imponenti dischi ventilati in acciaio, da 356 mm di diametro, sono completati da pinze a 6 pistoni. Al posteriore, il diametro dei dischi è di 330 mm, con pinze a 4 pistoni. Il propulsore Renault V4Y è un V6 3,5 litri 24V, montato in posizione centrale posteriore, ed eroga 400 cv. Il carter inferiore (semi-umido), i componenti mobili (pistoni, bielle, albero motore), la distribuzione (alberi a camme, molle delle valvole) e l’impianto di scarico sono specifici rispetto alla versione che equipaggia i modelli di serie.

L’alimentazione del collettore di aspirazione è garantita da una nuova presa d’aria, integrata nel tetto: un’evoluzione che amplia il range di utilizzo del motore, con un guadagno di potenza a tutti i regimi. La mappatura del motore è stata ottimizzata, in funzione di tali modifiche. La concept-car Renault Alpine A110-50 adotta una trasmissione sequenziale semi-automatica a 6 rapporti e una frizione bidisco che può essere attivata tramite l’apposito pedale, oppure con una levetta al volante. La trasmissione è disposta longitudinalmente dietro il motore ed integra un differenziale autobloccante a slittamento limitato (dischi e rampe), con precarico regolabile.

Specifica anche la frizione bidisco cerametallica, che viene automaticamente attivata all’atto dello scalo di marcia, per garantire un passaggio dei rapporti rapido ed un’eccellente affidabilità. Fornita da Magneti-Marelli, la centralina Marvell 6R integra la gestione del motore e della trasmissione, nonché l’acquisizione dei dati. Tutti i dati registrati su Renault Alpine A110-50 possono essere analizzati grazie alla versione 4 del software Wintax, riferimento nel settore dell’acquisizione dati. Wintax 4 consente l’analisi approfondita di oltre una cinquantina di parametri: regime motore, rapporto innestato, angolazione del volante, velocità del veicolo, posizione dell’acceleratore, pressione nei circuiti dell’impianto frenante, etc. Dati che consentono a piloti e ingegneri di ottimizzare le registrazioni e la guida. L’analisi dei dati di Wintax 4 permette, inoltre, di diagnosticare con grande rapidità la causa di un eventuale problema tecnico.
gdlracing