21 Ago [9:50]
L'intervista - Niccolò Schirò
Rush finale per il titolo
Antonio Caruccio
Niccolò Schirò è solo l’ultimo dei giovani piloti italiani messosi in luce quest’anno nei vari campionati di Formula 3. Il diciottenne lombardo, dopo il netto dominio di Le Castellet nell'European F.3 Open, ha anche riaperto i giochi nel campionato e sarà uno degli attesi protagonisti del finale di stagione.
Nell’ultima gara disputata dalla F.3 Open a Le Castellet prima della pausa estiva hai attenuto la tua prima vittoria. Cosa è cambiato in te da quel giorno?
“Da quel giorno sono più sicuro di me. Non è stata una sorpresa, mi aspettavo da tempo che arrivasse questo risultato, anche perché precedentemente il mio primo successo era sfuggito per delle vere e proprie inezie. Penso sia stato un premio per il buon lavoro svolto questo inverno dalla squadra che è preparata al meglio, ed anche da me, dato che sono sempre stato in grado di lottare per il primo posto”.
Come sei arrivato a costruire questo successo?
“Penso che sia nato dal buon feeling che fin dall'anno scorso ho trovato all'interno del team. È molto importante avere un clima tranquillo, senza tensioni, all'interno del box e questo mi ha aiutato molto. Importante è stata anche la preparazione mentale che svolgo al Driver Program Center, che mi ha dato una grande mano a non abbassare mai la concentrazione anche quando questa attesissima vittoria non arrivava pur essendoci sempre molto vicino”.
Che obiettivo c’è nel prosieguo della stagione?
“Siamo ormai giunti al rush finale e sono secondo in classifica generale. L'obiettivo è sicuramente quello di vincere il campionato. Sono sicuro che sia alla nostra portata quindi ci proverò fino all'ultimo”.
Come sarà lottare con il tuo compagno di squadra per il titolo?
“Sarà sicuramente una motivazione in più lottare con il mio compagno, ed ovviamente una soddisfazione per la squadra che ha lavorato senza sosta durante l'inverno per preparare al meglio la stagione: i risultati confermano l'ottimo lavoro fatto”.
Come mai la decisione di correre nell’European F.3 Open?
“Ho scelto la F3 Open perché mi è sembrata un'opportunità interessante. Potermi confrontare a livello internazionale con piloti e squadre con molta esperienza ad alti livelli sarà sicuramente importante per il futuro della mia formazione”.
Come vedi la situazione italiana?
“
Mi sembra che la crisi sia evidente. I nostri campionati si stanno purtroppo sempre più svuotando e credo che solo una forte iniziativa dall'alto a sostegno dei giovani piloti possa recuperare la situazione attuale”.
Cosa fai nella tua vita oltre correre?
“Studio e mi alleno cinque giorni alla settimana a Forlì. La mia giornata è interamente occupata dalla preparazione fisica e mentale”.
Sei stato già in vacanza?
“Si, mi sono riposato sette giorni a casa. A breve riprenderò la preparazione in ottica gara”.
Che cosa c’è nel futuro della tua carriera?
“Il mio sogno è quello di fare il salto in una categoria superiore, ma tutto dipenderà dal sostegno economico che riuscirò ad avere”.