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15 Mag [21:28]

Pau - Seat minaccia reclami contro BMW e Chevrolet

La squalifica di Tiago Monteiro dalla seconda gara di Marrakech ha agitato le acque nel paddock del WTCC riunito a Pau. Come si ricorderà il pilota portoghese era stato tolto dall’ordine di arrivo in quanto la sua Seat Leon Tdi aveva infranto per due volte il limite di pressione imposto dalla FIA. Limite che non deve essere superato anche in fase di cambiata, dove invece normalmente avvengono dei picchi di potenza. Due volte nell’arco di due gare. Poche, visto che di vantaggi reali non ce ne sono, ma sufficienti per far scattare la squalifica visto che si è infranto il regolamento.

Nulla da eccepire quindi. E invece no. La cosa ha scatenato le parti. Da un lato i “sostenitori” dei tedeschi che hanno preso la palla al balzo per ribadire che questa è la prova che gli spagnoli fanno qualcosa di strano. Dall’altro, la Seat che invece è costretta a difendersi da tutte le illazioni e passa al contrattacco minacciando di fare reclamo a tutte le vetture aspirate. Per Seat, queste oltrepassano il regime massimo di rotazione del motore di 8.500 giri al minuto.

Per la prima volta allora, è sceso in campo Marcello Lotti che attraverso un comunicato stampa ha voluto chiarire le cose. “E' importante capire che quanto è successo non è stato causato da un volontario atto contro il regolamento, ma da un errore del cambio. Questo ha significato un picco di pressione del turbo di 0,007 bar (la tolleranza è 0,4 bar, ndr) che è troppo poco per avere un vantaggio tecnico ma sufficiente ai commissari per escludere la macchina”.

A proposito del far convivere motori turbo e motori aspirati, Lotti ha poi precisato che... ”Il WTCC è un link fra le macchine da corsa e quelle di produzione da dove derivano. Questo significa aprire le porte alle nuove tecnologie e questo spiega il perchè accettiamo le macchine turbodiesel. E quando si ha a che fare con qualcosa di nuovo come in questo caso è ovvio che ci possa ritrovare in situazioni non del tutto chiarite. Nonostante ciò sono convinto che con la cooperazione delle case e della FIA potremo risolvere tutti i problemi. Ad esempio sono convinto che che il tutto sarà più facile da gestire quando nel 2011 verranno adottati i nuovi motori da 1.6 turbo alimentati a benzina”.

Puntualizzazioni giuste quelle del Promoter, mentre sembra quanto meno pretestuoso attaccarsi ad una squalifica dovuta a due cambiate difettose avvenute su una vettura che ha corso due gare e che ha avuto tre gemelle che gli sono finite davanti e risultate regolari.
A volte perdere, soprattutto per gli uffici marketing, è davvero difficile.

Dario Sala