Autotecnica Motori Magazine
14 Flisi, qual è il bilancio della doppia esperienza di F.3 regional, in Asia e poi in Europa? «In realtà parliamo di più campionati, considerando le winter series che hanno consentito ad alcuni piloti di allenarsi per poi ripartire, e l’impegno con la W Series. Dicamo che è stato un anno e mezzo molto intenso, in pratica si è trattato di far fronte a 5 cam- pionati nel giro di due anni: un impegno non banale. Doversi occu- pare di 60 motori marcianti, invece che di 20, comporta una gran- de mole di lavoro ma alla fine tutto è andato al meglio. Bisogna comunque tenersi pronti tutti i giorni per ovviare ai piccoli pro- blemi, che non riguardano l’affidabilità ma piuttosto una manu- tenzione non ottimale da parte dei team. Del resto non tutti hanno a disposizione i budget necessari per continui interventi che ser- vono per prevenire eventuali problemi. Si tratta in realtà di tenere sott’occhio un 5 per cento di variabili che ti consentono di stare tranquillo in pista». In vista ci sono novità tecniche? Si parla di una possibile variazione del peso della vettura o d un aumento di potenza del motore… «Ho da poco partecipato ad una riunione tecnica della Fia, e in effetti l’argomento in discussione era quello del rapporto peso/potenza. Non posso sbilanciarmi perché non sono state pre- se decisioni, ma il feedback dei team riguardava proprio questo argomento, che è il più ‘caldo’. In effetti le prestazioni al momento non sono ancora allineate con quelle della vecchia F.3, e le presta- zioni sono sempre influenzate dal peso». Ci può parlare della sua esperienza in particolare in questa categoria? «Per me la Formula 3 Regional ha rappresentato il primo progetto che ho dovuto seguire dalla A alla Z, la prima occasione di metter- mi alla prova seguendo tutto, dalle prove al banco alla gestione del software, delle mappature, eccetera. Ed è stato bellissimo poter toccare con mano tutti questi aspetti. Il nostro obiettivo in Autotecnica Motori è la soddisfazione al 100 per cento del cliente, un obiettivo se vogliamo impossibile ma a cui noi tendiamo costantemente, per questo non ci fermiamo mai. Siamo, a tutti gli effetti, un laboratorio dove sperimentiamo continuamente come migliorare la nostra offerta».
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjU2MTI=