Autotecnica Motori Magazine

17 «Così accendiamo il futuro delle corse» Un interessantissimo colloquio con l’ingegner Marco Soccal , anima del reparto elettronica di Autotecnica Motori. L’ibridizzazione del propulsore di Formula 4, di cui qui sono analizzati e raccontati tutti i passi, è un esempio della volontà e della capacità dell’azienda di anticipare i tempi in un’epoca di grandi cambiamenti, non solo tecnologici, del motorsport Come è nato e come è organizzato il reparto elettronica di Autotecnica Motori? «Il tutto è partito da una telefonata e dall’esi- genzadi inseguire i cambiamenti di unmondo sempre piùorientato all’elettronica. Èeviden- te che l’automotive sta completamente cam- biando approccio e di conseguenza, anche il motorsport sta evolvendo, anche se non per forza con gli stessi ritmi. In pochi mesi, quella che era un’azienda di stampo assolutamente meccanico ha saputo guardare avanti, ed ha costruito un nuovo reparto. Costruito perché in effetti non esisteva nulla: neppure un pavi- mento. Da un’idea di gennaio, è comparso un laboratorio a marzo, capace di soddisfare le esigenze dell’azienda e facendo dell’insour- cing il propriovanto. Le attività comprendono prototipazione di schede elettroniche, senso- ristica, software di analisi dei dati, progetta- zione sistemi elettronici vettura e molto altro». Come è stato ideato il progetto di ibrida­ zione per il propulsore della Fia F4? «Come spesso accade in questomondo è stata una bella scommessa. Si cercava qualche azienda sufficientemente intraprendente da accettare la sfida ed Autotecnica è partita in quarta. L’occasione di essere i primi ad equi- paggiare con il nostro powertrain ibrido una formula 4, era imperdibile. Prima era succes- so solo in formula 1, ma con ben altri budget e tempi di sviluppo». di Stefano Semeraro

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