Dallara Magazine - page 21

invernale, perché poi durante la stagione
i fine settimana di gara e le sessioni di
test non lasciano il tempo per un
allenamento così pesante. So che il 2014
sarà impegnativo da tutti i punti di vista,
e non voglio lasciare nulla al caso".
Finora inmonoposto avevi gareggiato
soltanto con laPrema, orapassi a
Draco che èun altro team con staff
quasi completamente italiano. Ha
avutounpeso lanazionalitànella
sceltadella squadraper il 2014,
magari cercando l'atmosfera giusta?
"Sinceramente no. Abbiamo già
concordato che inDraco lavoreremo
parlando inglese, per cui la lingua e la
nazionalità non hanno avuto alcun peso
nella nostra scelta. Credo che se un pilota
vuole fare il professionista non possa
porsi di questi problemi e debba essere
pronto a lavorare con il team che ritiene
migliore per la propria carriera,
indipendentemente dalla provenienza".
Parliamodella tua carriera fino ad
oggi. Tredici vittorie, otto arrivi a
podio eundici polenelleultimedue
stagioni sonounbottino
impressionante,ma chenon èbastato
a vincereun campionato visto che sia
in F.Abarthnel 2012 che in F.Renault
ALPS l'anno scorsohai chiuso secondo.
C'è qualcosa che ti rimproveri?
"Per quanto riguarda l'Abarth due anni fa
la lettura èmolto semplice. Credo di aver
collezionato sei o sette ritiri dovuti amiei
errori, e visto che ho perso il campionato
per unamanciata di punti sarebbe
bastato arrivare al traguardo inuna o
due occasioni in più per portare a casa il
titolo. Non posso che prendermela conme
stesso, ma è stata una lezione utile.
Diverso il discorso per la F. Renault: nella
primametà della stagione ho sofferto
abbastanza l'adattamento alle gomme
Michelin, che sonomolto diverse dalle
Kumho che ho usato fino al 2012. Le
gomme della F.Abarth infatti erano
durissime, e per portarle in temperatura
bisognavamaltrattarle conuna guida
sempre al limite, quasi rallistica. Le
Michelinmontate sulla F.Renault invece
sonomoltomorbide, e per trarne il
meglio bisogna adottare uno stilemolto
pulito. Inizialmente non sono riuscito a
farlo, e così ho perso qualche punto di
troppo".
Ci dici unpregiodel Ghiottopilota e
undifetto che ancoradevi correggere.
"Un pregio credo che sia il sangue freddo.
Non è facile smuovermi durante un
weekend di gara, anche nelle situazioni
più complicate non perdo la
concentrazione e credo sia una bella dote
quando si corre ad alti livelli. Per quanto
riguarda i difetti, ho lavorato davvero
sodo per eliminare quelli che avevo fino
ad oggi".
Obiettivi realistici per il 2014?
"So che non sarà un anno facile, che ci
saràmoltissimo da imparare un
weekend dopo l'altro. Detto questo, nei
test di Alcaniz io, Gasly e Rowland, i
piloti con cui combattevo nella Eurocup
Renault e che si sono piazzati al primo
e secondo posto, siamo stati quasi
sempre nello stesso decimo di secondo,
per cui l'obiettivo che mi pongo è
riuscire a lottare alla pari con loro.
Vorrebbe dire contendersi il titolo
riservato ai rookie, quindi sarebbe già
un ottimo risultato".
FilippoZanier
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