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certezza non è l'unica cosa che ha avuto
modo di apprezzare nella serie che ha
scoperto in questa annata: “È quasi tutto
veramentemoltobello. Sonobelle le gare
che la compongono e lo è l'aria che si re-
spira frequentandola: corro ormai da di-
verso tempo e mai mi era capitato di
disputare un “campionato” nel quale c'è
tanto spazio per l'amicizia. L'unico ap-
punto chemi sentodi muovere riguarda il
numero degli appuntamenti: capisco che
ad influenzare la scelta di LorianoNorcini
e dei suoi collaboratori sia stata la consi-
derazione che, in tempi di crisi come que-
sti, per molti sarebbe stato decisamente
difficile mettere insieme un budget suffi-
ciente ad affrontare un rally in più, ma un
calendario con cinque rally avrebbe per-
messo a diversi piloti di incassaremeglio
un avvio di stagione negativo”.
Sempre agli avamposti, il lucchese non
ha sbagliato niente. Ma va da sé che a
rendere possibile la striscia positiva ha
contribuito non poco l'affidabilità della
francese curata dalla Procar: “Penso di
poter dire che tutti insieme si è fatto pro-
prio un buon lavoro e il fatto che oggi mi
senta la DS3 cucita addosso lo dimo-
stra”, diceMichelini. Che comunque non
nasconde di essere attratto dalle World
Rally Car dell'ultima generazione: “La
voglia di averne una fra le mani per con-
frontarmi con i migliori è tanta e non
nego che a un certo punto avevo comin-
ciato a prendere in considerazione l'idea
di disputare il Valli Cuneesi proprio con
una vuerrecì. Non se n'è fatto niente per-
ché Gabriele Cogni è stato bravo a te-
nere aperta la partita e tutto sommato è
statomeglio così: cambiare auto e squa-
dra a fine stagione non sarebbe stato né
bello, né giusto”.