International Rally Cup

U 12 Copilota per vocazione L’intervista Giorgia Ascalone “Ho disputato qualche gara in pista, ma sono i rally ad appassionarmi”, dice. Aggiunge: “E il mio posto è sul sediolo di destra”. Non alza mai i toni, Giorgia Ascalone: solo gli sciocchi e i malvagi credono che urlare serva a farsi ascoltare. Ragazza intelligente, sa bene che la credibilità la si conquista con i fatti e non con le parole. La sua, nel mondo piccolo del rallismo italiano, ha iniziato a costruirsela qualche anno fa, appena dopo aver raggiunto la maggiore età. E in questa stagione ha cominciato a raccogliere i primi frutti: prima assoluta al Valpolicella, all'Appennino Reggiano, al Piancavallo e al Città di Torino sempre accanto a Damiano De Tommaso con il quale ha iniziato a dividere l'abitacolo di un'auto da corsa sul finire del 2018. Spiega la salentina: “Ci eravamo conosciuti a una selezione di Rally Italia Talent e quando ci siamo ritrovati abbiamo deciso di provare a lavorare insieme. Per Damiano, abituato ad avere accanto un professionista come Michele Ferrara, non può essere stato facile trovarsi improvvisamente a essere quello con più esperienza, per me si è trattato di cambiare completamente l'approccio con le corse e non è stato semplice. È un percorso lungo e richiede impegno e tanta pazienza, quella che Damiano ha mostrato e mostra di avere e della quale lo ringrazio”. I risultati li stanno premiando e Giorgia ne è conscia: “Noi

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