Tatuus iMagazine
10 by Jacopo Rubino Il 2019 è già destinato a entrare nella storia dell'automobilismo: verrà ricordato per la nascita del primo campionato tutto al femminile, la W Series. Un progetto ambizioso e rivoluzionario, che fra le tante personalità di rilievo ha coinvolto anche l'ex F1 David Coulthard. L'obiettivo? Offrire più opportunità di carriera alle ragazze pilota che faticano ad emergere contro la maggioranza maschile, a dispetto delle potenzialità. La vettura voluta dagli organizzatori è stata la nuova Tatuus T-318 spinta dal propulsore Alfa Romeo preparato da Autotecnica. Si tratta dello stesso pacchetto tutto italiano adottato anche dalla F3 Asia e dalla Formula Regional Europe. Per garantire il maggior equilibrio possibile, senza interferenze delle scuderie, la gestione tecnica è stata delegata in modo completo alla Hitech, stessa struttura già dominatrice della Formula 3 asiatica. Alle ben cento richieste di iscrizione recapitate in inverno, testimonianza dell'immediato interesse verso l'iniziativa, ha fatto seguito una intensa selezione "sul campo" per individuare le 18 concorrenti da ammettere in gara. Dopo i due giorni di stage al Wachauring, in Austria, utili inoltre a valutare gli aspetti atletici e mentali, sono stati decisivi i test di marzo ad Almeria, in cui le 28 finaliste si sono confrontate sull'attesa monoposto di casa Tatuus. Dopo sei appuntamenti, a laurearsi campionessa è stata la britannica Jamie Chadwick. Solo lei ha conquistato due successi, nella gara di apertura ad Hockenheim e poi a Misano, frequentando con assiduità la zona podio. La sua principale avversaria è stata Beitske Visser, considerata la favorita della vigilia in virtù del suo curriculum, capace di imporsi nella tappa di Zolder: l'olandese ha tenuto aperti i giochi fino all'ultima sfida di Brands Hatch, chiudendo con soli 10 punti di svantaggio. Sul gradino più alto del podio abbiamo visto anche la spagnola Marta Garcia, sul circuito cittadino del Norisring, la finlandese Emma Kimilainen ad Assen e, sul tracciato di casa, l'altra inglese Alice Powell che ha terminato così terza in classifica. Unica "azzurra" ai nastri partenza, Vicky Piria ha ottenuto come miglior risultato il quinto posto in terra tricolore. Nona in graduatoria, si è garantita un posto nella top 12 della graduatoria che vale l'ammissione diretta alla prossima stagione. In lista si sono messe inoltre Fabienne Wohwlend, Miki Koyama, Sarah Moore, Tasmin Pepper e, in volata, Jessica Hawkins e Sabre Cook. Per tutte le altre, e per le nuove candidate, le selezioni 2020 ripartiranno a settembre. La W Series, intanto, vuole crescere ancora..
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