Tatuus iMagazine

24 by Marco Cortesi La USF2000 series è entrata nel suo terzo anno con le Tatuus USF17 e grazie ad un pacchetto tecnico e di piloti di alta qualità, la serie ha fatto un altro passo avanti positivo nel diventare un punto di riferimento. Il tutto, condito da una grande competitività come quella vista fino ad oggi. Le auto, simili nella loro configurazione a quelle utilizzate in Europa per la Formula 4, si sono dimostrate non solo tecnicamente impeccabili, ma anche valide come strumento di apprendimento per i giovani piloti che mirano a una carriera da professionisti. Finora non sono mancate le sorprese con Hunter McElrea, vincitore della borsa di studio Mazda, che ha dovuto affrontare un inizio travagliato mentre, dall'altra parte, Braden Eves emergeva in grande stile, vincendo ripetutamente. Comunque, il diciannovenne Kiwi non si è arreso e ha messo a segno una straordinaria rimonta che lo ha messo quasi in alla pari con il rivale. Il ventenne Eves è ancora in vantaggio di 9 punti, mentre nonostante la velocità pura e delle prove di qualità, Darren Keane dalla Florida è staccato di ben 53 punti. Il successo finale non è ancora fuori discussione, ma avrà bisogno di un finale perfetto e un po' di fortuna per far quadrare tutto. Non lontano si trovano Colin Kaminsky e Christian Rasmussen. L'americano è ancora alla ricerca della sua prima vittoria, mentre il danese è andato a segno due volte. Tra i vincitori di quest'anno spiccano l'australiano Cameron Shields, proveniente dalla stessa città di Will Power, Toowoomba, mentre altri due nomi hanno attirato l'attenzione, quelli di Jak Crawford ed Eduardo Barrichello. Il texano ha impressionato per il debutto in monoposto a soli 14 anni, mentre il brasiliano, figlio dell'ex pilota di F1 Rubens Barrichello, ha faticato un po', segnando una top-5. La stagione dell'Indy Pro 2000 ha avuto un avvio simile a quella dell'USF2000, con un favorito che ha dovuto rimboccarsi le maniche per emergere a metà campionato. Dopo aver dominato la categoria inferiore vincendo quasi tutte le corse disputate, Kyle Kirkwood non ha avuto vita facile ad inizio anno con un mix di errori da rookie e sfortuna che l'hanno privato di punti preziosi. Ma mentre il diciottenne svedese Rasmus Lindh scappava nei primi tre round, Kirkwood ha trovato il giusto mix di ingredienti, segnando poi cinque vittorie in sei gare. Proveniente da Jupiter, Florida, Kirkwood ha 21 anni e si è fatto strada grazie a duro lavoro e risultati. Gareggia per un team italiano, RP Motorsport. La scuderia diretta da Fabio Pampado ha fatto il suo debutto l'anno, scorso quando la serie è passata ai telai Tatuus PM18, e si è costantemente migliorata arrivando ormai al vertice. Lungi dall'essere fuori corsa, il canadese Parker Thompson ha portato a casa buoni risultati, tra cui due vittorie, e lo stesso vale per Danial Frost, da Singapore, che ha anche lui marcato due vittorie. Ci sarà una corsa a quattro verso la finalissima di Laguna Seca: la battaglia è tutt'altro che finita.

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