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34 "La FT-60 è una vettura all'avanguardia, con potenza e carico aerodinamico mai così alti per il nostro campionato. Speriamo di attirare talenti internazionali in numero ancora maggiore", ha spiegato Nicolas Caillol, direttore generale della Toyota Racing Series. "Potranno essere provenienti dalla F4, dalla F3, dalla W Series se si tratta di ragazze, o da qualsiasi altra categoria di pari grado. La partecipazione può essere utile anche per chi è già arrivato ad uno step superiore nella scalata alla F1, ma vuole ottenere punti aggiuntivi per la Superlicenza o affinare ulteriormente le proprie abilità". I punti Superlicenza destinati al vincitore del titolo saranno 7, e con la FIA che nel Consiglio Mondiale di giugno ha disciplinato maggiormente i criteri di assegnazione durante un singolo anno, in queste settimane la Toyota Racing Series ha visto ulteriormente salire il suo appeal. "Abbiamo già ricevuto un enorme interesse per il 2020, grazie alla nuova macchina e alle nuove regole sulla Superlicenza", ha confermato Caillol. Si guarda però anche all'America, attraverso la partnership stretta con la filiera Road to Indy che include USF2000, Indy Pro 2000 (in entrambe si utilizzano telai Tatuus) e Indy Lights. I primi tre classificati di ogni categoria riceveranno un contributo economico per l'iscrizione alla prossima TRS, mentre chi disputerà l'intera Toyota Racing Series 2020 potrà accedere gratuitamente a una sessione di test in uno dei tre campionati statunitensi. Del resto Scott Dixon, cinque volte trionfatore in IndyCar, viene proprio dalla Nuova Zelanda.

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