Tatuus iMagazine
4 Lo scetticismo che ha accolto l’esordio della Serie si è dissolto… «Sì perché anche se fra le ragazze c’è stata grande armonia, in pista se le sono date di santa ragione, dimostrando di avere i numeri. Le prestazioni sono cresciute, il gap in qualifica si è sempre più ridotto». Come siete riusciti a gestire anche gli altri campionati? Che non sono pochi… «La Formula 3 Regional e la Formula Renault ovviamente hanno richiesto un’attenzione particolare. La Formula 4, giunta al sesto anno, gode di ottima salute e se vogliamo è ormai un meccanismo oliato. A Imola però ho visto che il campionato italiano è sempre quello di riferimento, soprattutto per il livello dei piloti - esagerato - e dei team, con strutture impressionanti, non nascondo che mi ha fatto piacere. Ci ha poi tenuto molto impegnati la nuova vettura per la Toyota Racing Series, che ripartirà a gennaio. Siamo in fase di consegna, le prime sono in viaggio e arriveranno fra poco in Nuova Zelanda. Le altre dodici partiranno fra due settimane, una e già in loco e così si completerà l’ordine di 25 vetture richieste da Toyota New Zealand. Non è stato un sforzo banale. L’allestimento con Toyota di un nuovo motore, la collaborazione a distanza, i test di sviluppo in Italia a luglio con il massimo caldo per essere sicuri di dare il meglio visto che laggiù correremo in estate, tutto ha funzionato benissimo. Quando fai motore con un motorista dall’altra parte del mondo, non è scontato che tutto funzioni al primo colpo. È vero che la vettura è più o meno la stessa delle W Series e di altri campionati, ma cambiano tubi, pance, c’è elettronica diversa, con cui però Magneti Marelli, il nostro partner abituale, ha saputo dialogare benissimo». Con la Toyota Racing Series il rapporto è collaudato. C’è una chiave per una collaborazione così riuscita? «Con Toyota il rapporto è iniziato nel 2004. E’ il campionato che si corre nel posto più lontano possibile, quindi si è creato un legame particolare con organizzatori che sono riusciti a creare una realtà molto seguita e consolidata, che negli anni ha visto la partecipazione di piloti poi affermatisi in categorie molto importanti. Si corre in piste d’altri tempi con persone anche d’altri tempi. Un po’ come è capitato con Renault e Aci Csai, crediamo di aver ripagato la fiducia che ci è stata data assicurando un prodotto e una assistenza al massimo livello, ora ancora migliore grazie all’arrivo di Autotecnica Motori». Ci ha tenuto molto impegnati la nuova vettura per la Toyota Racing Series, che ripartirà a gennaio. Siamo in fase di consegna, le prime sono in viaggio e arriveranno fra poco in Nuova Zelanda. Le altre dodici partiranno fra due settimane, una è già in loco e così si completerà l’ordine di 25 vetture richieste da Toyota New Zealand. Non è stato un sforzo banale
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