Tatuus iMagazine

6 E’ stato un anno impegnativo, ma anche entusiasmante. “Esatto, e noi lo sappiamo bene perché abbiamo dovuto fornire ricambi e assistenza tutti, e ci siamo riusciti senza che sorgessero problemi. La Formula 4, la Road to Indy negli Usa, La Formula Renault, la F.3 Regional, il campionato in Asia, Le Toyota Series in Nuova Zelanda, la W Series…. Senza contare i test con tanti motori diversi, da Toyota, ad Alfa, a Renault, e l’impegno di chiudere gli accordi per la distribuzione dei ricambi, gli ingegneri Tatuus sparsi ogni settimana in tanti circuiti in tutto il mondo. Sì, se mi chiedessero qual è stato l’anno più impegnativo per la Tatuus risponderei senza esitazioni il 2019. Tanta fatica, quindi; ma i risultati ci hanno premiati. Poi, certo, si può sempre migliorare. Quando sei sempre sotto pressione e devi soddisfare urgenze di tutti i tipi, rischi di andare incontro ad inefficienze economiche: a volte, per consegnare in tempo un pezzo a un cliente, spendi di più di quello che guadagni. Ma non ci abbiamo mai guardato, il nostro obiettivo è sempre stato soddisfare il cliente». Tatuus è inserita con Autotecnica Motori e Breda Racing nel gruppo Eccellenze Motorsport Italia. Come sta funzionando la EMI? Ci sono nuove acquisizioni all’orizzonte? «Un altra realtà interessante ci sarebbe, mi piacerebbe allargare il gruppo, per ora stiamo valutando l’opportunità. Al momento fra Tatuus, Autotecnica e Breda siamo più di 100 persone, e abbiamo sviluppato ottime sinergie fra tre aziende che peraltro rimangono indipendenti e autonome nei confronti dei rispettivi clienti. Noi lavoriamo con Renault attraverso da Oreca, con Cosworth per la serie di Palmer, con Mazda negli Stati Uniti, Autotecnica prepara i motori per noi e per altri marchi., e anche Breda, non ha mai tralasciato nessun cliente. E’ un obiettivo che sia io sia Giovanni Delfino avevamo impostato, e lo abbiamo raggiunto. Massima professionalità nei confronti di tutti». Un bilancio e una prospettiva per l’impegno Tatuus nella Road To Indy? «Gli Usa rappresentano qualcosa di importante per noi. Partecipiamo ad eventi che fanno da contorno alla IndyCar, il secondo campionato di monoposto al mondo, la soddisfazione dei team e di Dan Anderson è anche la nostra. Poi vedere ragazzi come Oliver Askew o Rinus VeeKay, che avevano iniziato sulle nostre macchine in USF 2000, completare tutto il percorso della Road to Indy e debuttare in IndyCar, è davvero una gioia. Con l’acquisizione di tutto il gruppo da Penske vedremo cosa succederà, se cambierà qualcosa. Noi dal canto nostro continueremo ad offrire buoni prodotti a promotori privati e federazioni». La nuova stagione è già alle porte: quali sono gli obiettivi di Tatuus per il 2020? «A gennaio partono le Toyota Racing Series, che per noi sono importanti: è il sedicesimo anno consecutivo che forniamo loro le vetture. Ci sarà poi la sfida della nuova Formula 4, con l’Halo e gli altri incrementi alla sicurezza, un esercizio difficile perché il budget è limitato ma la sicurezza giustamente è una priorità. Per noi sarà molto importante, e come al solito ci impegneremo al 120 per cento». Formula Regional USF 2000 F3 Asia

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