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39 Cinture spaziali Tatuus ha in Sabelt un partner di lunghissima data per quanto riguarda gli equipaggiamenti di sicurezza: e l’azienda di Moncalieri, grazie alle corse, ha superato i confini... del pianeta Terra C osa hanno in comune Tatuus e la Nasa, l’agenzia spaziale degli Stati Uniti? L’utilizzo della tecnologia di Sabelt, celebre realtà italiana specializzata negli equipaggiamenti di sicurezza, conosciuta in tutto il mondo. Ce lo ha raccontato Massimiliano Marsiaj, vicepresidente dell’azienda di Moncalieri fondata nel 1972 dal padre Giorgio e dallo zio Piero, vicina quindi a celebrare il traguardo dei 50 anni. L’avventura imprenditoriale di Sabelt è iniziata nelle corse, che confermano anche in questo caso di essere un laboratorio di innovazioni da trasferire in altri settori. Il decollo di Sabelt Si può davvero dire che Sabelt abbia saputo prendere il volo, dopo essere diventata un’eccellenza nel motorsport e nell’industria automotive. Ferrari, McLaren, Maserati, Aston Martin, Abarth e Alpine sono alcuni dei prestigiosi clienti, anche (e soprattutto) per quanto riguarda i sedili. Fino al decollo vero e proprio. «Abbiamo sviluppato cinture per l'aviazione, quelle a 4 punti dedicate a hostess e steward di bordo. Si tratta di commesse che abbiamo ricevuto grazie al know‐how maturato lavorando nelle competizioni», ci spiega Marsiaj. Il trasferimento tecnologico, definito vitale, è quindi proseguito addirittura verso lo spazio. Sembra incredibile, ma non è fantascienza. «Siamo arrivati a produrre componenti per la Nasa, per i moduli con cui vengono inviati materiali e rifornimenti per la stazione spaziale. Abbiamo concepito reti cargo che contengono la merce da spedire in orbita. In precedenza la Nasa utilizzava sistemi di tipo tradizionale, che pesavano da soli 200 chilogrammi. Le nostre sono di appena 100 kg, la metà, e così consentono di recuperare 100 kg di carico per ogni lancio. Non è una cosa da poco, quando ogni chilo spedito nello spazio ha un costo di circa 50 mila dollari! Ad ogni missione, grazie al nostro contributo, la Nasa può caricare 5 milioni di dollari di merce in più». by Jacopo Rubino

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