Tatuus iMagazine

14 La consacrazione di Saucy Otto vittorie, otto pole position, dieci podi, uno in ogni circuito ad eccezione di Monaco e Monza. Gregoire Saucy è stato, a sorpresa, il dominatore della stagione 2021 di Formula Regional by Alpine, assicurandosi il titolo grazie ad un ruolino di marcia impressionante, che gli ha permesso di assicurarsi matematicamente il campionato già al Mugello, nonostante una leggera flessione nel finale di stagione, che lo ha visto rimanere a secco di successi negli ultimi tre appuntamenti. A sorpresa abbiamo detto, perché il pilota svizzero non aveva mai ottenuto un successo nelle prime cinque stagioni di corse, anche a causa di un percorso confusionario, che lo aveva visto esordire in Formula Renault 2.0 prima di fare un passo a ritroso in Formula 4. Quest’anno Saucy non ha solo dimostrato di essere veloce, sfruttando al massimo il potenziale del team ART Grand Prix, ma è anche stato molto costante e concreto, non commettendo di fatto alcun errore di guida. È quindi arrivato in maniera naturale il rinnovo della collaborazione con ART, che lo ha promosso nel FIA Formula 3 dopo tre giornate di test molto positive a Valencia. David e Aron rimandati Saucy è riuscito subito a prendere un buon margine sui propri inseguitori, sfruttando anche un avvio a rilento da parte dei rivali al titolo. Hadrien David e Paul Aron hanno vinto due corse a testa, ma entrambi non hanno raccolto quanto si aspettavano. Tutti e due sono scesi in pista nuovamente con R‐Ace e Prema nei test post‐stagionali e per loro si prospetta una terza stagione in Formula Regional prima del salto di categoria in Formula 3, che sembra invece prospettarsi per Zane Maloney e Franco Colapinto. Nel cammino di Maloney spicca la vittoria nella corsa domenicale di Monaco, con il terzo posto in campionato ceduto ad Aron solamente nel finale di stagione. Colapinto ha invece pagato a caro prezzo il doppio programma svolto tra Regional e LMP2, che lo ha costretto a saltare l’appuntamento inaugurale di Imola. Qualche errore di troppo lo ha tenuto lontano dal podio fino a Zandvoort, e un furioso recupero nel finale, con tre vittorie consecutive tra Spielberg e Valencia (di cui una persa a motori spenti per track limits), lo ha portato solamente in sesta posizione. Hanno deluso anche Alex Quinn e David Vidales. Il pilota inglese aveva avuto un buon inizio di stagione, ma ha poi pagato il calo di prestazioni del team Arden. Lo spagnolo invece aveva trionfato nella prima gara di Imola, ma nel resto dell’annata ha ottenuto solamente altri due podi, chiudendo appena decimo in classifica.

RkJQdWJsaXNoZXIy MjU2MTI=