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17 D opo il 2020 di pausa, effetto dell’emergenza COVID‐19, la W Series è tornata in pista quest'anno per vivere la seconda edizione della sua storia. E lo ha fatto in grande stile, affiancando il Mondiale di Formula 1 in sette weekend che hanno rappresentato una splendida vetrina per le vetture Tatuus motorizzate Autotecnica Motori in specifica Formula Regional. La regina è rimasta la stessa della stagione 2019, Jamie Chadwick, ma il verdetto è arrivato solo con l'ultima manche disputata a Austin, prima tappa fuori Europa del campionato femminile. Testa a testa fino alla fine La Chadwick, junior Williams F1, non aveva cominciato al meglio la difesa della corona, con un sesto posto nella gara di apertura in Austria, dominata invece dalla connazionale Alice Powell. Sette giorni più tardi, nell'evento‐bis al Red Bull Ring, la Chadwick ha però raggiunto il gradino più alto del podio, con la Powell ottava. Da quel momento è scattato un duello appassionante, in cui le due ragazze inglesi si sono alternate altre tre volte in cima alla classifica generale fino a presentarsi negli Stati Uniti appaiate a 109 punti. Ad Austin, però, una Chadwick quasi implacabile ha centrato entrambi i successi in palio, così da tenersi lo scettro. La Powell non è riuscita a contrastarla, dovendo recuperare terreno sia sabato che domenica per qualche difficoltà in qualifica. "Confermare il titolo per me significa moltissimo, ed è stato un compito impegnativo perché ho lottato continuamente contro Alice. Mi congratulo con lei", ha commentato la Chadwick rendendo l'onore delle armi alla sua antagonista. Kimilainen grande terza, Martì miglior rookie Terza incomoda nella lotta al vertice è stata Emma Kimilainen, che a Spa si è presa di forza l’unica vittoria “sfuggita” al duo Chadwick‐Powell, mettendo in scena una splendida prestazione sul bagnato. Anche la finlandese era giunta USA con la possibilità di aggiudicarsi il titolo, a conferma di un ottimo ruolino di marcia. Insieme alle prime 12 classificate del 2019, ammesse di diritto al via, la stagione 2021 della W Series ha accolto in griglia le new‐entry che avevano superato le selezioni già effettuate nei mesi pre‐pandemia. Fra le esordienti ha spiccato Nerea Martì, proveniente dalla F4 spagnola e inserita con Irina Sidorkova nel programma biennale W Series Academy: ha chiuso quarta in graduatoria, grazie anche ad un terzo posto a Budapest. Pulling in volata nella top 8 Ma la principale sorpresa è stata Abbi Pulling, inizialmente arruolata dalla W Series come riserva. Nonostante le sole quattro manches disputate, e la minore esperienza delle avversarie alla guida della Tatuus T‐318, un grande weekend ad Austin (pole per gara 1 e seconda posizione in gara 2) le ha permesso di balzare settima in campionato: abbastanza per entrare nella top 8 che garantirà l'iscrizione alla W Series 2022 e assegna punti per la Superlicenza FIA. Una novità regolamentare, quest'ultima, che ha sottolineato il riconoscimento della categoria come trampolino di lancio per i talenti femminili nell'automobilismo, e di cui beneficiano inoltre Sarah Moore, Fabienne Wohlwend e Beitske Visser, vicecampionessa 2019. Le prime 8 classificate della W Series 2021 1 ‐ Jamie Chadwick (159 punti) 2 ‐ Alice Powell (132) 3 ‐ Emma Kimilainen (108) 4 ‐ Nerea Martì (61) 5 ‐ Sarah Moore (56) 6 ‐ Fabienne Wohlwend (42) 7 ‐ Abbi Pulling (40) 8 ‐ Beitske Visser (38) by Jacopo Rubino

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