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22 Intervista - Raffaele Giammaria Scuola di qualità Scopriamo un aspetto molto importante per la crescita dei piloti della F4 Italia, un dietro le quinte che coinvolge gli istruttori federali di Aci Sport e che è invidiato in tutta Europa U na delle peculiarità della F4 Italia, molto invidiata dagli altri campionati nazionali della medesima categoria, è la presenza costante della Scuola Federale Aci Sport in ognuno degli appuntamenti in calendario. Vi è infatti, una vera e propria squadra di istruttori, ex piloti, che al termine della giornata agonistica, incontra tutti i piloti iscritti all’evento ed insieme visionano filmati, dati, errori, nonché viene permessa la visione del giro di chi ha realizzato la pole. Il direttore della Scuola Federale è Raffaele Giammaria, 44 anni, apprezzato pilota nelle formule (si ricordano due podi nella F.3000 Internazionale tra il 2003 e il 2004 sui circuiti di Montecarlo e Barcellona) e successivamente nelle gare Gran Turismo dove ha gareggiato praticamente in tutti i campionati di categoria, comprese la 24 Ore di Le Mans e la 24 Ore di Daytona, ed è stato campione italiano nel 2014. E’ lui che ci racconta come si svolge il lavoro della Scuola nei weekend di F4 Italia. “Questa attività la svolgiamo dal 2005 quando c’era l’allora Formula Azzurra. Poi, nel tempo, le cose sono cambiate e con la Formula Abarth il programma prevedeva il track walk, gli incontri con i piloti a fine sessione e anche una vettura guidata da uno dei nostri istruttori che partecipava alle sessioni di prove per verificare direttamente in pista il comportamento dei vari giovani piloti e fornendo loro indicazioni di guida e di set‐up. Dal 2014, con l’arrivo della Formula 4, abbiamo ulteriormente migliorato ogni aspetto, tra questi il diritto di acquisire i dati e il video di chi realizza la pole per mostrarlo agli altri piloti, cosa che è molto apprezzata. Abbiamo invece cancellato la possibilità di essere in pista con una nostra vettura”. by Massimo Costa

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