Tatuus iMagazine

6 I campionati in cui Tatuus è telaista, insomma, sembrano generalmente godere di ottima salute. Si può dire che sia anche merito vostro? "Pensarlo mi rende molto orgoglioso. La vettura e l'assistenza tecnica costante fanno tanto, ma il discorso è reciproco: come dicevo prima, pensiamo sempre alla fortuna di collaborare con promotori capaci. Mi viene in mente ACI Sport, che nel 2014 era stata la prima federazione al mondo a partire con la categoria Formula 4. Sette anni dopo, nel 2021, l'ultimo weekend con la vecchia vettura aveva 35 piloti in azione". La prima F4, la T‐014, è comunque diventata già da tempo un simbolo nella storia di Tatuus. E non è ancora pronta per il museo. "Dopo l'epopea della vecchia Formula Renault 2.0, Tatuus è rinata e cresciuta grazie alla F4. Non so se mettere proprio questo progetto in cima alla nostra classifica, semmai posso augurarmi che ci finisca quello di nuova generazione! In ogni caso l'importanza della categoria per noi è indiscutibile, è il nostro zoccolo duro. E in Gran Bretagna, sempre con la MSV di Jonathan Palmer, nel 2022 partirà il campionato GB4: le T‐014 avranno una seconda vita agonistica, confermando di mantenere un appeal significativo". C'è già tantissima carne al fuoco, ma quale può essere la prossima avventura di Tatuus? "Il 2022 per noi partirà all'insegna del consolidamento, pensando al numero totale di vetture da produrre senza sosta fino a giugno. Poi ci sposteremo in una nuova sede all'avanguardia ad Arese, molto rappresentativa della Tatuus di oggi. Scientemente abbiamo deciso di attendere per il nostro trasferimento, perché un processo del genere richiede sempre adattamenti e volevamo evitare incognite in un periodo chiave. Stabiliti nella nuova base, ci siederemo per capire dove vogliamo ulteriormente spingerci. L'idea di ampliare il nostro portafoglio con altri prodotti e altre idee c'è, sicuramente. Ad esempio, mi piacerebbe capire se esista la possibilità di creare una monoposto elettrica propedeutica alla Formula E, in più stiamo dialogando con altri costruttori per progetti alternativi. Ma per adesso devo restare vago...". Dire Arese fa venire in mente un nome molto amato dagli appassionati, Alfa Romeo. "La nuova sede sarà proprio in una parte delle aree ex Alfa Romeo: è affascinante la prospettiva di far sorgere da quelle ceneri una realtà legata al motorsport di alto livello, in cui la stessa Alfa ha scritto grandi pagine. Saremo nei pressi della pista ACI dove potremo fare collaudi, sperimentazioni e attività esterne. L'area attirerà altre realtà dell'industria automotive, per noi è motivo di vanto approdare lì da pionieri".

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