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27 Kucharczyk non si arrende Inserito nell’A14 Management di Fernando Alonso e nell’Academy Alpine alla vigilia della stagione, Tsolov si è imposto come specialista del giro secco, firmando dieci delle dodici pole position in palio, spesso con ampio margine sugli inseguitori. Dopo aver commesso qualche sbavatura dovuta all’inesperienza nelle prime corse, il pilota bulgaro ha infilato un’impressionante sequenza di otto vittorie consecutive negli appuntamenti di Jerez, Valencia e Spa‐Francorchamps. Nelle Ardenne in particolare, Tsolov ha dovuto lottare duramente per la vittoria, ma è riuscito ad arginare il compagno di squadra Barter, che dopo aver vinto la corsa inaugurale della stagione ha preso la testa del gruppo degli inseguitori e precede di sole due lunghezze Kucharczyk. Vincitore della Richard Mille Young Talent Academy, il pilota polacco ha conquistato cinque podi nelle prime cinque corse della stagione, ma non è poi riuscito a tenere il passo dell’inarrestabile Tsolov. Kucharczyk è emerso come il più costante tra i piloti del team campione in carica MP Motorsport, ma anche gli esperti Smal, Suleiman Zanfari e Tasanapol Inthraphuvasak hanno conquistato almeno un podio a testa e seguono da vicino in classifica. A separarli Georg Kelstrup, che con la terza vettura del team Campos ha fatto della costanza di rendimento la propria parola d’ordine, mancando la zona punti solamente in due occasioni. Tra i piloti alla prima stagione nella serie Valerio Rinicella si è messo in luce con due terzi posti a Jerez e Spa‐Francorchamps, mentre Robert De Haan in Belgio ha regalato il primo podio nella serie al binomio VAR‐Monlau.
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