Tatuus iMagazine

39 programma della nuova Formula 4, abbiamo deciso di lanciarci nello studio di un prodotto ad hoc per questa vettura. Abbiamo abbinato tecnologie e componenti Öhlins a parti interamente progettate dal nostro reparto ricerca e sviluppo. Questo ci ha permesso di ottenere un prodotto in grado di garantire la qualità e le performance tipiche di un ammortizzatore Öhlins, con dimensioni adeguate ad una monoposto di ultima generazione, e costi in linea ai target richiesti da Tatuus, che a quel punto ci ha confermato l'incarico". Per la vostra azienda si tratta di un vero e proprio allargamento del raggio d'azione. "Da tempo abbiamo produzioni interne di componenti Andreani, come le cartucce forcella moto, sia per modelli stradali che da competizione. Per un gentleman agreement con Öhlins, il nostro fornitore principale, non avevamo mai avviato una produzione di ammortizzatori completi. Ma il programma Formula 4 era interessante sia per noi che per Öhlins stessa, e dopo aver visionato il progetto con i vertici svedesi abbiamo deciso di comune accordo di procedere con il progetto. Siamo diventati ufficialmente dei costruttori". Storicamente Andreani Group ha maggiore esperienza nel motociclismo, dove ha iniziato la sua attività. C'è stato qualche trasferimento di know‐how dalle due ruote? "Nel motociclismo siamo presenti da tanto tempo, e in alcuni campionati godiamo di una supremazia assoluta, però l'automobilismo ha logiche e tecnologie differenti. In verità è il mondo delle moto ad attingere dalle quattro ruote, in cui le soluzioni sono tecnologicamente più avanzate. Anzi, le esperienze che stiamo acquisendo nel settore auto potranno portare un contributo al comparto motociclistico". La prima stagione con una nuova macchina è sempre un percorso di rodaggio e di scoperta, in cui si raccolgono dati e indicazioni. Fino ad ora come sta andando la vostra avventura nella F4? "Direi molto bene, addirittura meglio delle nostre aspettative. Il prodotto, pur avendo della componentistica Öhlins già collaudata, è stato comunque pensato partendo da un foglio bianco in pochissimi mesi e realizzato con numeri ampiamente superiori ai piani iniziali: eravamo partiti per fornire ammortizzatori a una flotta di 150 macchine in tre anni, ma siamo andati oltre questa soglia già a metà percorso. A livello di ordini, il successo è enorme. A livello di riscontri in pista, siamo persino sorpresi dalla quasi totale mancanza di richieste di servizio e assistenza da parte dei team. A volte siamo noi a dover ricordare ai clienti che, per un corretto funzionamento e uniformità di prestazioni, è suggerita una revisione degli ammortizzatori ogni 5000 chilometri!". C'è anche un rapporto diretto con i team e i piloti al via, magari nella definizione degli assetti? "In verità cerchiamo di essere molto discreti. Il mondo delle auto, contrariamente a quello delle moto dove c'è maggiore apertura, lavora molto a compartimenti stagni, e le squadre preferiscono non condividere le informazioni acquisite. Da parte nostra, quindi, c'è il massimo rispetto di questo desiderio. Per quanto riguarda la messa a punto, ogni squadra segue la propria filosofia. Se necessario siamo in prima linea anche per dare supporto e consigli, ma in verità le richieste arrivano di rado: devo dire che le scuderie di F4 hanno un grado di professionalità molto elevato".

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