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6 E poi, appunto, c'è l'inedito impegno con la British F4, il primo fra i grandi campionati di Formula 4 ad aver cambiato fornitore. "Inizialmente, per noi era quasi motivo di imbarazzo collaborare con due promotori nello stesso Paese, e che potevano sembrare in concorrenza. Abbiamo dovuto anche superare un po' di diffidenza dalle squadre, che dopo alcuni anni si sono trovate a relazionarsi con un telaista e con fornitori diversi. Ora, comunque, è stato tutto superato. La British F4 sta gradualmente prendendo quota e per l'anno prossimo ci sono altre scuderie intenzionate ad entrare. Con un buon pacchetto tecnico, come sempre, il resto vien da sé" Ora passiamo dall'altra sponda dell'Atlantico, con le serie americane della filiera IndyCar. "Anche qui le iscrizioni sono in buon numero, e per nostra parte, finalmente, abbiamo avuto modo di tornare ad essere presenti in loco con l'assistenza tecnica e per dialogare con il promoter Andersen. Abbiamo raccolto i pareri positivi dei team per i telai aggiornati di Indy Pro 2000 e USF2000, sul fronte tecnico e persino per l'estetica, e l'organizzatore ci ha chiesto di lavorare anche su una categoria inferiore, la USF Juniors. Forniremo un telaio modulare, basato sulla Indy Pro 2000, che attraverso un kit sarà facilmente riconfigurabile per passare da una specifica all'altra. Le squadre avranno così l'opportunità di affrontare due campionati". A fine 2022, cosa ti renderebbe più soddisfatto per Tatuus? "Il 10 ottobre è la data che abbiamo fissato per completare il nostro cambio di sede. Al di fuori dell'attività ordinaria, al momento tutti i nostri sforzi sono concentrati sull'apertura di questa nuova base ad Arese che sarà davvero all'avanguardia, una struttura di primo livello. Inaugurarla sarà una soddisfazione imprenditoriale, ma anche un passo importante per il benessere dei nostri dipendenti e per la soddisfazione dei clienti. Sarà anche un luogo di forte valore simbolico, trattandosi dell'ex stabilimento Alfa Romeo". Quale spinta darà a Tatuus il nuovo quartier generale? "È qualcosa che abbiamo già visto in precedenza con Autotecnica. Quando abbiamo trasformato la sede, tra spazi e attrezzature, si è evoluto anche il business dell'azienda. Si creano rami di attività e occasioni anche solo per come ci si mostra a potenziali partner. Ovviamente non si tratta solo di facciata, perché per Tatuus avremo spazi triplicati in cui accogliere risorse non ancora presenti, fra personale, macchinari, processi e procedure, e disporremo della pista prova adiacente. Si apriranno prospettive che ad oggi, forse, non sono neppure immaginabili".
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