Page 63 - Italiaracing

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Guido Rancati
“Tengo a ringraziare Olivier Quesnel per il lavoro da lui
svolto negli ultimi quattro anni alla testa di Citroen
Racing. Sotto la sua direzione, la Citroen s’è imposta
ogni anno nel campionato del mondo costruttori e
altrettanto hanno fatto Sébastien Loen e Daniel Elena
nel campionato piloti e copiloti”. Nell’annunciare il
cambio della guardia al vertice dell’Armata Rossa, Fré-
déric Banzet, direttore generale dell’azienda francese,
non dimentica di rendere omaggio al manager che d’ora
in avanti dovrà concentrare il suo impegno a dare un
futuro alla Peugeot Sport. Belle parole, buone per indo-
rare la pillola. Ma la sostanza non cambia: malgrado i
risultati brillanti, Quesnel è stato di fatto esonerato. E
vien fin facile immaginare che a costargli il posto sia
stato il modo con il quale, nella stagione appena con-
clusa, ha gestito i rapporti fra i due Seb. Certo: il mana-
ger con interessi anche nell’editoria e una sana passio-
ne per il ciclismo aveva sbagliato a lasciare le briglie
molli sul collo di Ogier in Messico e ha sbagliato a non
correggere il tiro prima dell’estate, quando pure pare-
va che Loeb avesse già in tasca l’ottavo titolo iridato.
Quel lasciare libero il più giovane dei due galletti di gio-
care a suo piacimento la partita, ha complicato le cose
e rilanciato la corsa di Mikko Hirvonen. E il suo (tardi-
vo) intervento è forse servito all’Extraterrestre a respin-
gere l’assalto del finlandese, ma non a fargli riconqui-
stare la necessaria fiducia dello “spogliatoio”. Errori
gravi, figli di un errore di base anche più grave: aver sot-
tovalutato i tempi di maturazione del ragazzo di botte-
ga. E la di lui smisurata ambizione. Che poi, i due, fos-
sero entrambi nati nell’Esagono ha ulteriormente com-
plicato le cose. Come’era inevitabile, tifosi e cronisti
transalpini si sono divisi: da una parte quelli a favore di
Ogier, dall’altra quelli per Loeb. Questi e quelli, altret-
tanto inevitabilmente, alleati nel criticare la conduzio-
ne della squadra.
Attento osservatore anche delle faccende corsaiole,
Banzet ha preso atto quanto la situazione fosse diven-
tata esplosiva e ha deciso di intervenire. Lo ha fatto libe-
rando Ogier e guardandosi intorno per individuare se
in giro ci fosse qualcuno in grado di sostituire Quesnel
sulla panchina della Doppia Spiga. Per qualche tempo
ha pensato di raddoppiare la responsabilità di Xavier
Mestelan-Pinon, poi s’è convinto a richiamare a Ver-
sailles Yves Matton, come nuovo numero uno.
“Il suo obiettivo non può essere altro che conservare
l’alto livello della squadra e far vincere ancora la Citre-
on”, taglia corto il capo supremo. Il belga ha esperien-
za e buon senso, ha quel che serve per continuare la
serie. Ha alle spalle un’organizzazione di primissimo
ordine e “giocatori” che non gli creeranno problemi.
Quelli che non ha avuto il suo predecessore.
IMBATTUTO
MA ESONERATO