12
MONDIALE RALLY
MONTE-CARLO
9,5 Sébastien LOEB
Grande, come sempre, nel vincere più prove speciali di tutti e nel
gestire una gara che storicamente fa pochi sconti. L’unico errore,
la non felice scelta di gomme per la prima boucle, lo riscatta accet-
tando di lasciare una valigetta di secondi al Burzet dove, parados-
salmente, costruisce la sua sesta vittoria al Monte.
9
Dani SORDO
Costantemente nelle zone alte, il cantabrico si trova non casual-
mente secondo e ci resta fino alla fine. Anche dosando molo bene
i rischi nella penultima tappa, quando Petter Solberg prova a met-
tergli pressione. Se la Bmw allargherà i cordoni della borsa, sarà
merito suo.
8 François DELECOUR
I prossimi saranno cinquanta, ma Cavallo Pazzo non ci fa caso.
Torna sulle strade che in tempi ormai lontani l’avevano lanciato e
offre pezzi di bravura vera anche con la Fiesta prima di rendere
omaggio a Doumé Savignoni lasciandogli il volante al Col de la
Madone. Grandissimo.
7,5 Mikko HIRVONEN
Non è più un ragazzino e tuttavia sente molto il peso del debutto
con l’Armata Rossa. L’inizio dell’avventura è senza squilli, ma pro-
gressivamente aumenta il ritmo e il finale è più che confortante.
7,5 Petter SOLBERG
Dopo quattro speciali appena resta solo a difendere il fortino for-
dista e lo fa con molto mestiere, anche quando la sua Fiesta ha
qualche problema con i freni. Bravo in prova, non lo è altrettanto
nei trasferimenti e semina il panico attraversando il Principato a
cento e passa all’ora. E’ così che ancora una volta finisce nel miri-
no dei commissari sportivi che, preso atto del verbale della gen-
darmeria monegasca, gli infliggono una gara di squalifica con la
condizionale.
7,5 Evgeny NOVIKOV
Non più speranza e non ancora certezza, il russo debutta sulle stra-
de del Monte e mostra subito di essere particolarmente ispirato.
Sta agli avamposti e non sbaglia neppure quando si trova ad ave-
re “scarpe” non proprio perfette.
7,5 PG ANDERSSON
Strepitoso per quindici prove. Lo svedesone fa sognare per quasi
tre giornate di gara quelli della Proton con pezzi di vera bravura,
poi la Satria va arrosto.
7 Kevin ABBRING
Tiene duro fino alla fine e già non è poco. Il primo posto fra le
Super2000 lo premia in modo non eccessivo.