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Marco Marelli
Due piccole turbina e una decisamente più gran-
de. Questa è la rivoluzione di BMW per dare più
fiatoal 3 litri diesel consistema commonrail por-
tato a 2200 bar. I cavalli sono 381 ma quello che
colpiscemolto è il valore di coppia: ben 780Nm.
Da un punto di vista tecnico questa soluzione è
premiante per le prestazioni, da verificare sarà
invece l'affidabilità. La complessità del sistema
infatti non va presa con leggerezza perché come
ricordava Ford "Meno c'è minore è il rischio che
si rompa...". Questo sei cilindri a gasolio verrà
abbinato con la trazione integrale (per riuscire a
scaricare la coppia): notevoli le prestazioni. Da 0
a 100 km/h il tempo è di 4,7 secondi. Ricordia-
mo che la M5 ferma il cronometro a 4,4 secondi.
Interessantissimi sono anche i consumi con una
valore di 6,3 litri ogni 100 km e soli 165 g/km di
emissioni Co2. Inun fugace incontro conuna pre
serie ha colpito oltre al tiro l'allungo. In partico-
lare ci sono 1000 giri in più rispetto allo stesso
motore con due turbine, quello della 640d. Il tri-
turbo infatti tira fino oltre i 5200 giri, il biturbo
dopo i 4400 muore. Le prime consegne dopo il
salone di Ginevra.
La BMW presenta
un diesel con
tre turbine.
Prima a montarlo
sarà la Serie 5
TRI-TURBO
IN PUNTA
D'ACCELERATORE
Da tempo si parlava di un tri-turbo. E ogni volta
erano accese discussioni sulle potenzialità.
Soprattutto da parte di ingegneri di Case rivali
(Audi e Mercedes). BMW nel recente passato ha
presentato molte innovazioni assai complicate
come lo sterzo attivo o il retrotreno sterzante. Non
tutte hanno entusiasmato. Ma si sa che in materia
di dinamica di marcia (leggi tenuta di strada) BMW
non ha mai brillato. Ora sarà da vedere cosa
succederà con il tri-turbo perché nel settore dei
motori la Casa bavarese è sempre stata un punto di
riferimento. Insomma: si accettano scommesse se
questa strada verrà perseguita da altri oppure
rimarrà un caso isolato come lo sterzo attivo e il
retrotreno autosterzante.