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Alguersuari
La sua esclusione dalla Toro Rosso, a favore di Vergne,
è stata la grande sorpresa negativa del pre Natale
scorso. A soli 21 anni, Alguersuari si ritrova a piedi
dopo che era stato portato in F.1 da Helmut Marko,
senza test, senza allenamenti, a metà 2009 per
sostituire Sebastien Bourdais alla Toro Rosso.
Quell’anno per lui le gare erano un avventura, nel 2010
ha iniziato a farsi notare, nel 2011 ha preso punti e
convinto in più di un GP benché la mediocrità della
STR6 fosse evidente. Il suo punto debole era la
qualifica, dove non sempre riusciva a sfruttare la
gomma. Ma a Spa è stato splendido. Sembrava certa la
sua riconferma, invece è stato “espulso” dal
programma Red Bull. Marko ha ritenuto di non tenerlo
neanche come terzo pilota dopo aver investito sullo
spagnolo svariate milionate di euro. Alguersuari è a
piedi, la sua unica chance è quella di trovare un posto
da terzo pilota in Mercedes.
Barrichello
Da ragazzino ad adulto nel paddock F.1. La vita di
Barrichello si è dipanata così, al volante di una
monoposto di F.1. Per 19 anni consecutivi ha sempre
partecipato ai Gran Premi vivendo il suo miglior periodo
nei primi anni Duemila, quando era pilota Ferrari. Con
la Williams, nel 2011, non sempre ha convinto anche se
il mezzo non lo ha certo aiutato. Williams alla fine gli ha
preferito Senna, ben supportato dagli sponsor. Ora
guarda alla Indycar.
Buemi
Come Alguersuari, anche la sua esclusione fa discutere.
Buemi ha vissuto momenti non facili nel 2011, poi
quando si è ripreso è stato frenato dagli inconvenienti
tecnici della sua Toro Rosso. Ma le sue qualità
appaiono fuori discussione. Dopo tre anni di Toro
Rosso, meritava di certo la promozione al fianco di
Vettel nella Red Bull, invece Marko and company hanno
deciso di bocciarlo per favorire Ricciardo. Riciclandolo
come terzo pilota. Buemi intanto, ha trovato posto alla
Toyota per le gare Endurance.
Chandhok
Una sola presenza nel 2011 con la Lotus, ora Caterham,
al posto di Trulli. Avrebbe dovuto correre anche il GP di
casa, in India, ma il team lo ha pubblicamente umiliato
affermando che non lo avrebbero messo in macchina
perché avevano bisogno di ottenere risultati. Per il
2012 nessuno lo ha volut anche solo come tester.
D’Ambrosio
Un anno difficile alla Virgin, il suo primo in F.1,
impossibile giudicarlo. Anche se il confronto con il
compagno Glock non è stato dalla sua parte. Il belga è
stato scalzato dai soldi portati da Pic. D’Ambrosio avrà
modo di rifarsi gli occhi vivendo comunque una buona
esperienza in Lotus come terzo pilota a fianco di
Raikkonen e Grosjean.
Heidfeld
Presenza storica della F.1, era già fuori alla fine del
2010, ma l’incidente di Kubica lo ha riportato in gioco
venendo scelto da Renault. Dopo un buon inizio, le
prestazioni di Heidfeld sono calate, forse anche per il
mancato sviluppo della monoposto. Ma il team non ha
perso tempo e prendendo la palla al balzo lo ha
scaricato per i dollari portati da Senna. Difficilmente
Heidfeld, più di dieci anni in F.1, lo rivedremo nel
mondiale. Si è accordato con Rebellion per
l’Endurance.
Liuzzi
Rimasto fuori, pur con il contratto in mano per il 2011,
dalla Force India a fine 2010, Liuzzi non si è perso
d’animo trovando posto nel team cenerentola Hispania.
Una stagione con tanti rospi da deglutire, ma
affrontata con professionalità. Liuzzi però non ha
trovato la conferma e anche in questo caso aveva un
contratto per il 2012 con la squadra spagnola. Pare
però che la nuova società non riconoscesse i contratti
stipulati da Kolles, precedente team principal. Tant’è,
Liuzzi non è mai stato in corsa per il 2012 e alla fine è
arrivato, anzi, tornato, Karthikeyan, a sua volta
appiedato nel 2011 per far posto a Ricciardo.
Petrov
Che rimanesse senza volante proprio non lo
immaginavamo, più che altro per i rubli a disposizione
che per le sue prestazioni. Dopo due anni, la Lotus lo
ha fatto fuori, forse anche perché gli sponsor russi non
erano poi così convinti di sostenere Petrov. Se avesse
avuto disponibilità economica avrebbe potuto scalzare
qualche pilota già inserito in una squadra, invece siamo
arrivati ai test di Jerez e di Petrov non si parla più. In
un primo momento pareva certo che il russo potesse
eliminare Trulli dalla Caterham, non è stato così. Non è
neanche riuscito a trovare fiducia alla Marussia, suoi
connazionali. Dove finirà Petrov? Ha ancora qualche
cartuccia in extremis da sparare?
Sutil
Che il suo futuro alla Force India, squadra che col nome
Spyker lo aveva portato al debutto in F.1 nell’ormai
lontano 2007, fosse giunto al termine per lasciare
spazio ad Hulkenberg era noto. Anche dopo una delle
sue migliori stagioni. Ma che non trovasse una
sistemazione, era impensabile. Invece, il tedesco è
fuori. Un vero peccato, ma siamo portati a pensare che
la vicenda giudiziaria che lo ha travolto sia stata
determinante nel danneggiargli l’immagine e di
conseguenza il suo futuro in F.1. Era infatti il primo
candidato della Williams, ma il posto è andato a Senna.
confermato da Hispania
Red Bull
La Rosa
ermato da Lotus
su Renault
rosjean
rmato da Force India
7 su Spyker
enberg