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MOTOGP
TEST A SEPANG
Che sia la volta buona per i colori italiani?
La Ferrari ci prova con un nuovo muso a
scalino nel tentativo di riconquistare il tito-
lo in Formula 1. Non sta a guardare nem-
meno la Ducati. Decisamente più ordinario
il progetto dell’ingegner Filippo Preziosi. La
GP12 è una moto completamente rivoluzio-
naria rispetto al 2011 con la casa di Borgo
Panigale che è andata a lavorare laddove i
piloti, in particolar modo Valentino Rossi,
hanno indicato i settori da migliorare. Pri-
mo punto a favore è stata la risoluzione del
problema di stabilità sull’anteriore, sia nei
test di tre settimane fa a Jerez, svolto dal
collaudatore Franco Battaini, sia ora dagli
ufficiali. Va detto che, se Rossi sembra
ormai essere in una buona forma fisica,
decisamente acciaccato è inveceNickyHay-
den. L’americano paga la frattura e la con-
seguente operazione al polso del mese di
gennaio, ma emerge tra i piloti Ducati lo
spagnolo Hector Barbera. La miglior pre-
stazione tra le moto italiane resta ugual-
mente appannaggio di Rossi, quinto sia il
primo che il terzo giorno, con il tempo di
2’00”824, ma quello che più conta sono i
passi in avanti compiuti. Imprendibile
ancora la Honda, che con Casey Stoner ha
persino conquistato il record di Sepang in
1’59”607, ma si è invece ridotto il gap con
Yamaha. Certo, la Ducati non è perfetta
ancora, né vincente, ma trovare fiducia nel-
l’inserimento curva, per Rossi sarà un note-
Antonio Caruccio
vole passo avanti per tornare sul gradino
più alto del podio. Si lavora ancora sull’usci-
ta di curva, e nei prossimi test in Spagna
verranno studiate nuove soluzioni per risol-
vere la problematica. Il cruccio infatti è che,
con la reintroduzione negli ultimi anni del
motore 1000cc, la moto non riesca a scari-
care a terra l’intera potenza, rendendo
indomabile il motore.
E proprio su questo si è ulteriormente lavo-
rato, sotto il telaio, dentro l’anima della
GP12. Un nuovo scarico è stato positiva-
mente promosso nei test, e si è trovata una
nuova sistemazione all’interno del telaio
che bilanci meglio il peso favorendone la
maneggevolezza. Detto, tra gli altri, del
miglior tempo di Stoner, che ha saltato il
primo giorno per un goffo incidente in fase
di riscaldamento che gli ha provocato uno
strappo muscolare, in casa Yamaha c’è
grande equilibrio tra Jorge Lorenzo e Ben
Spies, mentre sembra ormai rassegnato al
ruolo di seconda guida Dani Pedrosa in
casa HRC. Buon debutto di Andrea Dovi-
zioso con la Yamaha del team Tech 3. Per
lui un metodo di lavoro nuovo rispetto
all’ufficiale Honda, ed una moto decisa-
mente meno stabile, ma va concessogli
ancora un periodo di apprendistato prima
di dare sentenze ufficiali sul rendimento.
Da segnalare il ritardo, superiore ai cinque
secondi, delle moto CRT che dovrebbero
andare a comporre la griglia dei prossimi
anni, con la lenta scomparsa dei prototipi
che è nei piani attuali della FMI.
Sopra, aria distesa al box Ducati, e a destra,
le due GP12 di Rossi e Hayden in pista