77
Marco Marelli
Si saprà la vincitrice di questo importante premio al
prossimo Salone dell'Automobile di New York, il 5
aprile. Nel frattempo la rosa delle candidate si è
ristretto a sole dieci vetture. In lizza ci sono l'Audi A6,
l'Audi Q3, la BMW serie 1, la BMW Serie 3, la Citro-
enDS5, la Ford Focus, l'Opel Ampera, la Range Rover
Evoque, la Porsche 911, la VW Up!. Uscita di scena la
Fiat Panda. La giuria composta da 66 giornalisti tec-
nici in rappresentanza di tutti i paesi del mondo ha
fatto le sue scelte. Colpisce il fatto dell'uscita di scena
dell'italiana cheperò si spiegadal fatto che globalmen-
te il marchio Fiat è ancora poco considerato al contra-
rio ad esempio di Volkswagen. Colpisce pure la tota-
le assenza di automobili giapponesi e anche questo la
dice lunga su come i colossi giapponesi oggi siano sta-
ti messi alla berlina ancora una volta a causa dell'in-
dustria tedesca. Inaspettato è invece il risultato della
Citroen: la scelta di salire di gamma, proporre un'au-
to trasversale e con contenuti particolari sembra aver
premiato. Ma anche va considerato l'impegno della
Casa francese su molti mercati come quello asiatico.
Interessante sarà anche vedere il risultato che otterrà
l'Opel Ampera. In particolare perché sarà un indica-
tore importante su quanto questa giuria sarà ancora
sensibile al tema delle catene cinematiche "diverse".
Ricordiamo che lo scorso anno elesseWorldCar of the
Year l'elettrica Nissan Leaf. A Salone di Ginevra il
prossimo marzo la rosa si ridurrà a tre. E già allora si
avrà un'idea ancora più chiara sul risultato che verrà
dato dopo trenta giorni. Chi ama le scommesse pun-
ti sulla UP!.
La cucina entra nell'automobile: come insegna il miglior cuoco
basta una base giusta per fare piatti differenti
1 BASE PER 60 MODELLI
Si chiama MQB la ricetta che Volkswagen servirà ai suoi clienti. Una solu-
zione che permetterà di sviluppare ben 60 modelli. Mai nessuno ha pensa-
to e fatto tanto. Ma i tempi sono cambiati e l'esperienza accumulata grazie
ai pianali comuni degli anni novanta e ai moduli meccanici nel duemila
sembra permettere questa rivoluzione. Il concetto di "1 automobile 1 pia-
nale" fa parte ormai della preistoria. Volkswagen ha quindi messo a punto
una base meccanica su cui può costruire ben 60 modelli a trazione ante-
riore, integrale con catena cinematica convenzionale (benzina o diesel) ma
anche ibrida. Destinata ai segmenti C (Golf) ma anche D (Passat) la piat-
taforma MQB è quantomeno rivoluzionaria e viene accompagnata pure da
nuove famiglie di motori benzina da 60 a 150 cavalli (famiglia EA211) e die-
sel da 90 a 190 cavalli (famiglia EA288) per una quadratura del cerchio
completa. Questa piattaforma servirà la nuova Golf (la settima generazio-
ne attesa per il prossimo salone di Parigi a settembre) e sembra che per-
metta un risparmio di peso di 100 chili. Inoltre è stata pensata anche per
l'impiego di nuovi sistemi di sicurezza come il Multicollision. Con una base
comune per realizzare 60 diversi modelli il Gruppo Volkswagen intende
abbassare molto i costi ma soprattutto questa tecnologia consentirà su una
stessa linea di produrre automobili conmarchi e carrozzerie profondamen-
te diverse. Questo porterà anche un non trascurabile vantaggio: se ad esem-
pio la futura Audi A3 incontrerà meno successo della Golf ecco che per que-
st'ultima si potrebbero facilmente aumentare i volumi produttivi. L'unico
vero limite sta nell'omologazione meccanica ma su questo si è già tanto
discusso in passato e si è visto ad esempio che poco importava e importa
ai clienti avere una Passat con motore longitudinale o trasversale perché
pochi hanno bocciato la scelta fatta nel passato di usare per la Passat la
base della Golf e non più quella dell'Audi A4.