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FORMULA 1
RED BULL
Stefano Semeraro
Adrian Newey ha ammesso di aver avuto un “Eureka moment” durante la progettazione della
RB8 che è stata presentata ieri a Milton Keynes. E quando Newey indossa il copricapo da Archi-
mede Pitagorico, lo sappiamo, bisogna preoccuparsi. Come tutti avevano più o meno previsto,
anche la nuova astronave Made in Red Bull presenta quella che sembra la caratteristica domi-
nante (eccezion fatta per la McLaren) della nuova infornata di vetture, ovvero il muso scalina-
to, ma ad attirare l’attenzione degli esperti è il buco che si apre proprio lì, dove il “naso da
boxeur” fa il suo scalino, all’altezza delle sospensioni, prima di abbassarsi in ossequio alle nuo-
ve norme sull’altezza da terra. Una presa d’aria per raffreddare il Kers e relative batterie, cioè
uno dei punti deboli della vettura dello scorso anno? O una soluzione aerodinamica per con-
vogliare l’aria al posteriore? In quest’ultimo caso si porrebbe il problema di dove fare uscire
questo flusso aggiuntivo, visto che i regolamenti permettono una apertura così grande solomol-
to indietro, perlomeno all’altezza del serbatoio. Sarà la pista, come al solito, a dare i primi
responsi in materia. Lo stesso Newey del resto, alla domanda sulle performance previste della
sua nuova creatura, ha risposto con un rituale «Non ne ho la minima idea, so cosa abbiamo fat-
to noi, ma non so a che punto stanno gli altri, quindi arriveremo ai primi test di Jerez con la
solita eccitazione». Detto del “buco sul naso”, il resto della RB8 – al netto dei cambiamenti
imposti dai nuovi regolamenti - non sembra discostarsi molto dalla sua diretta precedente,
anzi, tanto per usare ancora una volta le parole di Newey, «Può considerarsi la nipotina della
RB5 che progettammo nel 2009». Rispetto alla Ferrari e ad altre vetture ha forme più roton-
deggianti, più gradevoli forse all’occhio, con un aspetto un po’ più pulito specie nella zona del
retrotreno, e con pance ancora più snelle e rastremate. Gli scarichi, che non possono più sof-
fiare come noto sui diffusori, escono sull’ala intermedia. Un argomento, questo, che è meglio
non toccare con il mago Newey, visto che il cambio regolamentare in fatto di scarichi proprio
non lo ha digerito: «I cambi mi piacciono, vanno bene, ma questo non lo è, si tratta di una sem-
plice restrizione, che non apre a nuovi scenari e a nuove soluzioni, ma chiude semplicemente
una porta. Le novità regolamentari mi piacciono, ma delle limitazioni mi lamento».