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La gente ci ha aiutato, ma ci sono comunque voluti
quasi due minuti per ripartire
SÉBASTIEN LOEB
8
MONDIALE RALLY
SVEZIA
Già, per loro la sfida scandinava non era
iniziata bene. Prima ancora di mettere le
ruote della loroDS3 sulla prima prova vera
del fine settimana s’erano trovati dieci
secondi di penalità sul groppone: deciso in
extremis, l’intervento per modificare l’as-
setto era andato un po’ più per le lunghe
del normale. “Dieci secondi – spiega Séba-
stien Loeb – possono anche essere pochi,
ma non in Svezia dove le differenze in pro-
va sono sempre contenutissime”. Non lo
dice, ma ci sta che proprio la voglia di pro-
vare a scrollarseli di dosso abbia giocato un
ruolo importante nel mezzo giro di valzer
che, nel pomeriggio di venerdì, l’aveva fat-
to finire in un muro di neve. Tagliandolo
fuori dalle zone calde della classifica. “La
gente ci ha aiutato, ma ci sono comunque
voluti quasi due minuti per ripartire”, rac-
conta Elena. Due minuti, una vita o giù di
lì in una gara dove si viaggia spesso (e
volentieri) con l’acceleratore rivettato sul
pianale. E l’Extraterrestre, campione
anche di lucidità, non aveva potuto che
cambiare in corsa i propri obiettivi. Ade-
guandosi alla situazione: niente più assal-
ti all’arma bianca per seguitare a battersi
con i due finlandesi, ma solo piccoli colpi
di fioretto giusto per aver ragione di Hen-
ning Solberg, l’unico alla sua portata.
Il testa a testa fra Latvala e Hirvonen l’ha
seguito a distanza. Forse ha anche tifato
per il Pallido, pur sapendo bene che, fra
tutti, resta ancora il più coriaceo dei suoi
avversari nella corsa al titolo. Perché è
veloce e perché non getta quasi mai via
niente. Come, invece, fa ancora con una
certa, preoccupante, ripetitività l’altro
Flying Finn. Che questa volta è stato bra-
vo, ma a tre prove dalla fine ha rischiato di
rovinare tutto tagliando una gomma con-
tro una pietra all’interno di una curva… A
distanza, ha tenuto d’occhio anche il duel-
lo tutto norvegese per il bronzo e, fraMads
Ostberg e Petter Solberg, di certo ha tifato
per il primo. Questione di feeling e il suo
con Hollywood da anni ormai non è gran-
ché.