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NEL 2012
COME
NEL 1969
13 maggio 1950. Sulla griglia di partenza del primo Gran Premio della storia della F.1, sul circui-
to di Silverstone, ci sono due piloti itailani: Giuseppe Farina e Luigi Fagioli. Entrambi su Alfa
Romeo, entrambi i prima fila, entrambi in quest’ordine sotto la bandiera a scacchi. Da quel gior-
no di 62 anni fa, 98 piloti italiani si sono affacciati in F.1, chi per una semplice apparizione, chi
affrontando una robusta carriera. Nel 2012, nel primo GP stagionale, non avremo piloti tricolori
al via, magari nel corso della stagione qualcosa cambierà. Una situazione simile la si era vissuta
nel 1969: negli undici appuntamenti di quell’anno, solo un italiano tentò di partecipare ad alme-
no una gara. Si trattava di Tino Brambilla, fratello di Vittorio, ma fallì la qualifica nel GP d’Italia
a Monza. Così il 1969 si concluse senza un italiano sugli schieramenti di partenza. Non andò mol-
to meglio nel 1968. Nei primi tre GP avevamo il solo Lodovico Scarfiotti, con una Cooper-BRM,
ma dopo Montecarlo il nipote di Gianni Agnelli perì drammaticamente mentre a Rossfeld, in Ger-
mania, partecipava ad una gara in Salita. Di conseguenza, nei successivi nove GP, per tutto il 1969,
e nel primo GP del 1970, non vi furono italiani. Finché, al GP di Spagna, seconda prova del ’70,
apparve Andrea De Adamich che fallì la qualifica su McLaren-Alfa Romeo. Ugual copione a Mon-
tecarlo finché nella tappa successiva il vuoto venne colmato da Ignazio Giunti, presente su Ferra-
ri e quarto al traguardo.