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FORMULA 1
IL FATTO
E IO P
Massimo Costa
L’arrivo rocambolesco di Vitaly Petrov, che a suon
di milioni di dollari, o euro, o rubli, ha sottratto a
Jarno Trulli il sedile della Caterham, ha riproposto
in maniera vistosa l’andamento sempre più eviden-
te del mondiale F.1: il ritorno al pilota pagante. Figu-
ra sempre presente nella storia della serie, ma che
negli anni 2000, con la presenza dei grandi costrut-
tori, si era affievolito. Però, spariti Toyota, Honda,
BMW e Renault, in diminuzione i grandi gruppi
industriali desiderosi di apparire sulle fiancate del-
le monoposto, sono tornati di moda i piloti suppor-
tati da sponsor, cordate, governi. Avevano iniziato
nel 2011 Pastor Maldonado, che si è comprato il
posto in Williams per un lungo periodo grazie ai
buoni rapporti con il governo venezuelano e diretta-
mente col presidente Hugo Chavez (cosa che però ha
innescato non poche polemiche nel Paese sudame-
ricano), e Sergio Perez che grazie a Carlos Slim, mes-
sicano come il pilota nonché uomo più ricco del pia-
neta, a momenti si comprava la Sauber… Poi, certo,
c’era Petrov, che qualche sponsor lo ha sempre por-
tato, già nel 2010. Ora, questo ricco terzetto di pilo-
ti è stato raggiunto da Bruno Senna, supportato da
un magnate del Brasile, da Charles Pic, già ricco di
famiglia, ma che porta il supporto del gruppo fran-
cese Lagardere, da Narain Karthikeyan che ha ripe-
tuto con Tata l’operazione a corrente alternata del
2011 con HRT. E anche il campione della GP2
Romain Grosjean si è dovuto “sporcare” le dita nel
contare le milionate di euro necessarie per conqui-
stare il volante della Lotus, ben aiutato dalla france-
se Total. A conti fatti, è il caso di dire…, sono sette
su ventiquattro coloro che hanno dovuto staccare un
assegno per poter vedere il loro nome comparire tra
gli iscritti del mondiale F.1. Accordi che, solitamen-
te, permettono anche al pilota di guadagnare, attra-
verso chi li supporta, qualche centinaia di migliaia
di euro. Gli altri, da Sebastian Vettel a Pedro De La
Rosa, sono stati tutti scelti dai rispettivi team e per-
cepiscono una sorta di stipendio. Chi bassissmo,
come lo spagnolo della HRT, chi super come Fer-
nando Alonso o Michael Schumacher.