Page 72 - Italiaracing

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PRODOTTO
VOLKSWAGEN UP!
Adesso arriva anche in versione
cinque porte ma i dubbi rimangono
e non costa poco
Marco Marelli
E' la piccola di Volkswagen.
Tutta nuova è figlia di un investimen-
to importante che ha compreso lo svi-
luppo di un nuovo pianale e di nuovi
motori.
Doveva nascere conmotore posterio-
re poi per ridurre costi e tempi di svi-
luppo hanno preferito una soluzione
convenzionale. La gestazione non è
stata facile e ora che è in vendita
mostra tanti punti deboli: il prezzo, la
funzionalità... Insomma non è oro
tutto quello che luccica nemmeno nel
made in germany.
Ora è disponibile sia con carrozzeria
a tre porte sia a cinque. Cambiano le
forme non gli ingombri.
La capacità del bagagliaio varia tra i
251 e i 951 litri.
La versione a tre porte ha come riva-
li: la Twingo, il trio C1-107 e Aygo, la
Ford Ka.
La Up! è lunga: 354 cm, larga 164 cm
e alta 148 cm.
Pesa 929 kg.
Lo stile è semplice: merita far notare
come il passo sia lungo e corti gli sbal-
zi. Questo per ottimizzare almassimo
l'abitabilità. Che è buona.
Invece non convince appieno il taglio
del finestrino posteriore e la linea di
cintura: penalizzano la visibilità e chi
stadietro si sente unpo' troppo incas-
sato.
L'abitacolo al primo colpo d'occhio
appare molto razionale nell'imposta-
zione: la strumentazione è racchiusa
in un cupolino che ricorda quello del
Maggiolino; i comandi del clima edel-
la radio sono posizionati nella parte
superiore quindi più comodi da rag-
giungere; sopra di essi c'è un display
anch'esso di imme-
diata consultazione.
Grandi le tasche sulla
portiere e comodo il
vano sotto plancia.
Ok anche il cassetto
fronte passeggero.
Ma poi a conoscerla
bene si scoprono alcu-
ni dettagli che non piac-
ciono: le plastiche povere
e dure; i comandi dei vetri
elettrici (anche sulla portie-
ra lato guida ne è presente uno
solo); i comandi per ripiegare i
sedili (in basso e non sullo schiena-
le quindi ci si deve piegare); l'assenza
di bocchette dell'aria centrali. In
poche parole ci sono tante soluzioni
economiche e poco funzionali.
Sotto il cofano c'è un nuovo 3 cilindri
da 999 cc. Questo motore ha quattro
valvole per cilindro ed è accoppiato a
un cambio manuale a cinque marce
dai rapporti molto lunghi. Quindi
bene i consumi male le fasi di ripre-
sa. Per effettuare un sorpasso biso-
gna scalareeavere tantospazioe tem-
po. In più bisogna considerare che la
UP! non pesa poco. Al momento c'è
solo il benzina, niente diesel. E un
solo motore. La scelta è davvero limi-
tata.
Le sospensioni sono molto morbide
quindi c'è tanto rollio in curva. Alla
guida della Up! vale il detto chi "va
piano va sano e lontano". Un po' per-
ché brillante non lo è, un po' perché è
piuttosto ballerina. Per quanto
riguarda i freni l'impianto è misto:
dischi davanti tamburi dietro: gli spa-
zi non sono da record.
A 130 km/h il motore gira a 3600 giri.
La quinta è proprio lunga. Ma anche
l a
quarta.
La velocità massima è di
171 km/h, da 0 a 100 ci
vogliono 13,2 secondi.
Quindi le prime tre mar-
ce sono ben spaziate, le
ultime due molto lonta-
ne.
La Up! ha un dispositivo
tramite sensori che si
attiva automaticamente a
velocità inferiori ai 30
km/h. Questo permette
una frenata automatica
nel caso di rischio collisio-
ne imminente. E' un siste-
ma già sperimentato su
vetture di categoria supe-
riore ma è la prima volta che
viene proposto su una piccola.
Dal display centrale si interviene su
navigatore, radio, sensori di parcheg-
gio....
Riassumendo si fa pagare pur non
essendo prima della classe.
APERTURA DI CRE