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CON LA TATA È IN
ARRIVO IL CIRCUS 2
Stefano Semeraro
La F.1 ha da decenni il suo papà, Bernie Ecclestone, e ora ha anche la sua Tata.
Battuta facilina, ma il succo è quello, visto che a ingaggiare la Tata Commu-
nications, la società di comunicazioni che fa parte dello sconfinato Tata
Groups e che provvederà ai servizi di connessione ad alta velocità per i futu-
ri GP, è stato proprio l’81enne padre padrone del Circus. Una mossa che
potrebbe anche sembrare secondaria a qualcuno, ma che in realtà sta proprio
al centro della strategia che Ecclestone l’eterno ha pensato per i prossimi anni:
rendere la F.1 un prodotto appetibile ai giovani, ad altissima tecnologia, al
100 per cento interattivo, e in grado di offrire a chi paga i (salatissimi) dirit-
ti tv una qualità di offerta e di visione senza precedenti. Aggiungeteci che la
Tata è un colosso indiano con interessi in mille settori – motori, chimica, ser-
vizi, energia, beni di consumo - e che la F.1 a Nuova Delhi e dintorni l’anno
scorso è sbarcata con buon successo, attirando anche l’attenzione di altre cate-
gorie automobilistiche, e avrete un primo quadro dell’importanza dell’accor-
do. Ecclestone sta spingendo da anni per ampliare il mercato della F.1, ma
mentre in Cina, ad esempio, il baraccone della Massima Formula stenta a
sfondare veramente, in India il terreno sembra essere molto più prometten-
te. Merito della tecnologia - in Cina la copiano, in India la creano – e dell’ere-
dità lasciata dagli inglesi che, anche semplicemente a partire dalla lingua, faci-
lita gli scambi di idee e di progetti.
Ma torniamo alla Tata Communications. Oggi le immagini e i dati della F.1
viaggiano via satellite, e già il risultato è altissimo, ma il gruppo indiano è in
grado di utilizzare un vettore diverso, via cavo, che si chiama MPLS (Multi
Protocol Label Switching), che viaggia sulla rete attraverso – schematizzia-
mo – tappe più brevi fra i vari “nodi” informatici. Il risultato è una connetti-
vità migliore addirittura di cento volte a quella attuale. E in più non è lega-
ta, come il satellite, a un tempo prefissato per i collegamenti, non conosce
pause e offre la possibilità della bi-direzionalità, cioè può essere sfruttata
anche dai telespettatori o dagli internauti per dire la loro e interagire con i
protagonisti delle gare. Agganciandosi al TGN, il Tata Global Network, ad
esempio, il segnale del portale ufficiale della F.1 sarà in grado di viaggiare alla
velocità fantastica di un terabit al secondo, annullando ritardi di visione e
assicurando una trasmissione senza interruzione (almeno così giurano alla
Tata Communications). Non accadrà domani, ma quando accadrà questo tipo
di approccio tecnologico cambierà radicalmente il modo di fruire di un GP di
F.1. Non una semplice innovazione tecnologica, insomma, ma un Circus.2,
proprio come lo sogna il quel giovanissimo vecchio volpone di Bernie. «Eccle-
stone avrà così la possibilità di vendere diritti che sono assolutamente senza
limitazioni», ha spiegato il responsabile delle trasmissioni tv e dati della F.1,
Eddie Baker. E quindi di venderli molto bene, aggiungiamo noi.