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GP2
JULIAN LEAL
Antonio Caruccio
Come valuti i test di Jerez?
“Sono andati abbastanza bene anche se non
siamo riusciti a fare il tempo con l’ultimo
set di gomme nuove il terzo giorno a causa
di un po’ di traffico e qualche bandiera ros-
sa di troppo. Nella prima giornata ho dovu-
to riprendere confidenza con la vettura che
non guidavo da un po’, ma il secondo gior-
no ho subito ottenuto il terzo tempo. Ho
fatto un buon lavoro col team e abbiamo
provato tante cose nuove sulla macchina”.
Hai deciso di ripetere la GP2. Che
obiettivi ti poni?
“Quello che vorrei sarebbe stare sempre nei
primi dieci e prendere punti. Arrivando
sempre al traguardo in gara-1, magari nei
primi otto, potrei ambire al podio per gara-
2. Stiamo lavorando bene e possiamo riu-
scirci”.
Dopo Durango in F.3000, Draco e
Prema in WSR, Rapax in GP2, un
altro team italiano, Trident. Come ti
trovi a lavorare con formazioni del
nostro Paese?
“Da quando sono arrivato in Europa, ho
sempre corso con squadre italiane. Lavora-
no molto bene, le persone hanno un modo
di pensare che è simile al mio. Anche carat-
terialmente, con gli italiani, ci sono molte
similitudini. Quest’anno ho un ingegnere
inglese, Nick, ma mi trovo molto bene con
lui ed è quasi diventato italiano!”.
Dove vivi in Italia? Torni spesso in
Colombia?
“Il livello del campionato in cui corro èmol-
to alto e non posso permettermi di tornare
sempre in Colombia. Ho un appartamento
in Italia, a Viareggio, e mi alleno da Beppe
Sebastiani a Pietrasanta. Torno nel mio
paese un paio di volte all’anno, quando pos-
so”.
Come sono cambiate le macchine
dallo scorso anno
?
“Le macchine sono molto più veloci di un
secondo e mezzo rispetto allo scorso test di
settembre sulla stessa pista. In percorren-
za di una curva veloce la vettura va molto
forte, ed è forse un po’ più difficile trovare
il limite perché con più carico puoi antici-
pare o ritardare la frenata di pochi metri,
con la possibilità di perdere il posteriore in
uscita o avere l’inserimento più pesante”.
Che differenza c’è tra le due mescole
di gomme Pirelli?
“ Ho riscontrato poca differenza in realtà
tra i due compound”.
Che rapporto hai col tuo compagno
Richelmi?
“L’ho conosciuto lo scorso anno a Monza,
mi sembra un ragazzo molto tranquillo e
veloce. Penso potrà fare bene quest’anno,
abbiamo un buon rapporto”.
Come ti trovi in Trident?
“Molto bene. Nella squadra c’è anche Luca
Zerbini che è il mio manager. Ho già corso
con Trident in AutoGP e conosco come
lavorano. I meccanici sono molto bravi, se
c’è bisogno di fare qualcosa sono molto
reattivi e preparati”.