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GP2
ANTEPRIMA SEPANG
Fabrizio Crestani aveva fatto una breve
apparizione nel 2010, ora lo ritroviamo
con Lazarus, la compagine italiana che
in GP2 era già stata presente sotto le
insegne di Piquet Sports. Crestani,
come Onidi, arriva dall’Auto GP, ed ha
il piede pesante come ha dimostrato nei
test. Non più giovane, esperto, può otte-
nere importanti risultati. Il team Tri-
dent è stato uno dei primi a definire i
piloti 2012. Julian Leal e Stephane
Richelmi sono rispettivamente al
secondo e al primo anno in GP2. Dal
colombiano ci si aspetta un salto di qua-
lità, dal monegasco una crescita costan-
te. Ottimo il lavoro svolto da entrambi
nei test. Rapax ha trovato un accordo
con il veloce francese Tom Dillmann,
praticamente al debutto in GP2. Per la
seconda macchina ha recuperato l’an-
golano Ricardo Teixeira. Questi i piloti
e i team italiani.
Ma da chi dovranno guardarsi? In pri-
mis da Giedo Van der Garde, in GP2
dal 2009, pilota regolare e costante
anche se non particolarmente brillan-
te sul giro secco. L’olandese sarà al via
con Caterham per la quale lavorerà
anche col team F.1. Luiz Razia è un
altro esperto da non sottovalutare e
correrà per Arden. Esteban Gutierrez
disputerà la seconda stagione con
Lotus, nei test è stato il più rapido, sarà
uno dei giovani da seguire con atten-
zione. Marcus Ericsson, svedese di
iSport, è ormai un habituè della GP2,
ma il suo rendimento non è mai stato
molto costante. Fabio Leimer con
Racing Engineering ha brillato nei test
di fine 2011 e ad Abu Dhabi, vedremo
se saprà confermarsi a questi livelli.
Atteso a un salto di qualità Johnny
Cecotto e Jolyon Palmer. Tra i rookie,
promettono bene James Calado
(Lotus) e Felipe Nasr (Dams), campio-
ne del British F.3.
I tecnici di Lazarus
indicano la strada da seguire
a Crestani
Coletti
per prepararsi al meglio
si è allenato in Kenya
LA NOVITÀ
DUE LE MESCOLE DI GOMME
Oltre al calendario di respiro mondiale, la GP2 proporrà
un’altra importante novità. La categoria adotterà l’utilizzo
delle gomme Pirelli super soft, soft, medium e hard, e da
quest’anno potrà impiegare due mescole. Questo per
permettere ai piloti di impratichirsi nel corso del weekend
all’uso dei vari compound sullo stile della F.1. Per ogni
appuntamento, un pilota avrà a disposizione tre set di gomme
“prime” (più dure) e uno di pneumatici morbidi “option”. A
questi si aggiungono tre set di gomme da bagnato. A
Montecarlo invece, due set di prime e due di option per tutti.
In generale, un set di “prime” dovrà essere conservato per la
gara Sprint della domenica mattina. Nel corso del pit-stop
previsto per la sola prima corsa, potranno essere cambiati
due pneumatici. La sosta, che è obbligatoria, è prevista dopo
che il 6° giro è stato completato. Invariato il format del
weekend, con 30’ di prove libere e 30’ di qualifica. La prima
gara è di 170 km o 60’. Il punteggio attribuito: 25-18-15-12-10-
8-6-4-2-1 per i primi dieci. Due punti vanno a chi ha
conseguito il giro più veloce in gara mentre ben quattro punti
sono assegnati all’autore della pole. Per la seconda gara, il
cui schieramento è sempre determinato dall’ordine di arrivo
della corsa iniziale, con i primi otto invertiti, la lunghezza è di
120 km o 45’. Il punteggio premia i primi otto: 15-12-10-8-6-4-
2-1. Il pilota che segna il giro più veloce riceverà due punti.
Ma dovrà avere concluso tra i primi dieci, non avere cambiato
le gomme se non richiesto dalle condizioni climatiche ed
essere partito dalla sua originaria posizione sullo
schieramento.