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INDYCAR
GARA A ST. PETERSBURG
Da dimenticare invece la giornata di Will
Power eDario Franchitti, protagonisti indi-
scussi delle ultime due stagioni. Per il tren-
tunenne di Toowoomba, le cose sembrava-
no essersi messe bene, con una pole con-
quistata in maniera autorevole ed una pri-
ma parte di corsa in testa. A quel punto, la
disgraziata scelta di rientrare ai box duran-
te la prima "caution": Power è così finito in
mezzo ad un gruppo altamente compatto e
battagliero, commettendo anche qualche
errore di foga nel tentativo di recuperare.
Alla fine ha terminato settimo, preceduto
da Simon Pagenaud. Non era iniziata bene
invece la trasferta dello scozzese campione
in carica, rimasto addirittura fuori dai top-
10 in qualifica. In gara poi, oltre al danno è
arrivata la beffa con il serbatoio finito a sec-
co all'ultimo giro ed un tredicesimo posto
molto poco soddisfacente. Nonostante un
solo motore Honda si sia piazzato nella
Top-5, il costruttore nipponico ha mostra-
to in gara un potenziale superiore a quello
emerso in qualifica. Oltre a Dixon e Sato,
anche Pagenaud si è fatto rispettare, recu-
perando dalla sedicesima posizione in gri-
glia. Più tormentata la prova di Rubens
Barrichello. Nelle libere, l'ex pilota Wil-
liams ha sofferto di problemi elettrici e di
cambio che gli hanno impedito di accumu-
lare chilometri. In gara poi, un errore di cal-
colo del carburante simile a quello del box
di Franchitti l'ha scaraventato al diciasset-
tesimo posto. Grandi difficoltà ma anche
qualche speranza per quanto riguarda i
team motorizzati Lotus. Alcune vetture,
come quelle dei team Dragon e HVM han-
no incontrato problemi di gioventù, ma
sono da rimarcare distacchi tutt'altro che
disastrosi considerata la carenza di test. Il
migliore è stato Sébastien Bourdais, che
prima di ritirarsi era arrivato a lottare nel-
la parte alta della top-10. Positivi infine i
giovani Josef Newgarden, undicesimo per
Sarah Fisher, e JR Hildebrand, appiedato
da un guaio all'alimentazione.