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F.3 ITALIA/F.ABARTH
IL CASO
FRATTURA TEAM –
È L’INIZIO DELLA FI
Massimo Costa
Danno la colpa a tutti, ma non guardano a se stessi, inca-
paci di mantenere in vita un campionato che aveva rag-
giunto vette inimmaginabili soltantodue anni fa. Eviden-
temente non per merito loro. Hanno distrutto tutto sen-
za far niente (e anche questo è un record), la F.3 Italia e
la F.Abarth annaspano con undici partenti per campio-
nato, e ora i signori di ACI Sport e CSAI, quelli che si chia-
mano Marco Ferrari e Marco Rogano, non trovano di
meglioche tirare schiaffi ai team.Ovveroacolorocheave-
vano creduto nel progetto della Federazione, investendo
sulle macchine, affrontando sacrifici economici. E che
adesso vengono additati come i responsabili della crisi,
come coloro che fanno scappare i piloti con richieste eco-
nomiche esagerate. Forse Ferrari e Rogano pensano che
i team facciano beneficenza, o meglio, forse non sanno
cheuna squadra èunapiccola azienda chedeve tirareuna
riga sotto i conti alla fine di ognimese. Basta leggere alcu-
ne interviste pubblicate dal website Stop&go per capire
il totale distacco dal motorsport in cui vivono queste per-
sone. Burocrati, nulla di più.
Rogano, addirittura, si è detto contrario alla effettuazio-
ne della terza gara, della diretta televisiva, della trasferta
a Valencia. Ma che scelta è? Ferrari fa paragoni imbaraz-
zanti con la F.Renault e sostiene che nell’ALPS i teamper
far correre i piloti chiedono 60-80mila euro, a fronte dei
250mila euro dell’Abarth. Balla gigantesca. Ferrari non è
evidentemente ben informato e rimedia pessime figure.
Quel budget è richiesto per il Challenge F.Renault, che si
disputa con le vecchie Tatuus. Per un campionato ALPS
occorrono cifre che vanno dai 230 ai 300 mila euro,
dipende dal numero dei test che si organizzano nella fase
invernale. E per una doppia stagione ALPS ed Europeo
Renault servono 450mila euro.
Ci chiediamocome i pochi volenterosi teammanagerpre-
senti a Valencia possano subìre accuse del genere. In pra-
tica, i responsabili di ACI Sport hanno attribuito alle
squadre dell’Abarth la colpa di sfruttare cinicamente i
piloti che fanno correre. Questi ultimi stiano tranquilli, le
cifre che si sono sentiti richiedere sono quelle di merca-
to, più che ragionevoli. Non sono stati "derubati" come si
fa capire da parte di Aci Sport. A questo punto la situa-
zione è compromessa, la frattura è evidente. I pochi pre-
senti a Valencia nella F.Abarth auspicano il passaggio in
altre categorie a fine anno, o addirittura già a stagione in
corso. Ipiloti sonoperplessi: correreevincere inunacate-
goria priva di qualità non serve a nessuno.