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BRITISH F.3
ANTEPRIMA 2012
LUCI SU SAINZ
Antonio Caruccio
Carlos Sainz è sicuramente il più interessante
protagonistadel campionato inglesedi Formu-
la 3. Lo spagnolo, a soli 17 anni, si appresta a
debuttare nella serie cadetta più impegnativa
al mondo, quella d’oltremanica, dopo aver lot-
tato lo scorso anno per l’assegnazione del tito-
lo nella Eurocup di Formula Renault 2000.
Con i colori Red Bull, l’iberico avrà il compito
di continuare la tradizionechenegli ultimi anni
ha visto i protetti di Helmut Marko conquista-
re il campionato, ponendo il proprio nome
dopo Jaime Alguersuari, Daniel Ricciardo,
Jean Eric Vergne.
Come sono andati i test invernali con la F3?
“Sono stato ad Oulton Park la settimana scor-
sa, e per essere sceso in pista per la prima vol-
ta ho subito chiuso al quarto posto. Sono sod-
disfatto per come stiamo lavorando, ma c’è
ancora grande possibilità di miglioramento”.
Come sono le piste rispetto a quelle dell’Euro-
pa continentale?
“I circuiti sono difficili, più pericolosi ed impe-
gnativi rispetto a quelli su cui ho corso sino ad
ora. Non puoi fare errori perché se sbagli sei
fuori. Non puoi permetterti alcuna esitazione,
ma le piste sono bellissime dal punto di vista
tecnico, ci sonocurveveloci echicane impegna-
tive”.
Avevi già provato la F3 lo scorso anno. Come ti
eri trovato? E che emozione è stata per te cor-
rere a Macao?
“Nel 2011 ho disputato la gara della F.3 Euro
Series di Hockenheim, che mi ha dato risulta-
ti incoraggianti dato che non avevo alcuna
esperienza nella categoria, servendomi come
apprendistatoperMacao. Correre suquel trac-
ciato cittadino è stato qualcosa di sensaziona-
le, un vero piacere per la guida ed anche i risul-
tati noneranomale. Inprova sonoandatomol-
tobene con l’asciutto, poi c’è statoqualche pro-
blema col bagnato e sono rimasto coinvolto in
un incidente,ma sono statomolto felice di aver
preso parte ad una corsa unica e spettacolare
come quella”.
Lo scorso anno eri partito come favorito per il
successo in Eurocup, ma poi qualcosa è anda-
tostorto. Checosaèsuccesso?Hai dei rimpian-
ti?
“Non ho alcun tipo di rimpianto, anche perché
avevo solo sedici anni e ho lottato con piloti
moltopiùespertidime. Il2011èstataunagran-
de annata perché oltre ad essermi divertito un
sacco, ho raggiunto molti obiettivi, tra cui il
titolo del campionato NEC ed il secondo posto
in Eurocup. Ho lottato fin da subito per la vit-
toria e per la pole position, poi mi sono dovu-
to arrendere solo a causa di alcuni problemi
meccanici, come a Silverstone quando partivo
al palo, in piena lotta per il titolo, alla pari con
Robin Frijns”.
Che obiettivi ti poni per questa stagione?
“I test sono andati molto bene, riuscendo a lot-
tare per il podio virtuale in tutte le giornate e
questo mi rende fiducioso per la stagione. So
però di avere molto da imparare e che lotterò
con piloti di grande esperienza, su piste diffici-
li ed in un campionato di altissimo livello. Sarò
uno dei più giovani. Il target è quello di lottare
per il titolo, sarà complicato, ne sono consape-
vole, ma ci proverò lo stesso. Il modo migliore
per riuscirci è quello di essere in ogni gara in
corsa per la vittoria”.
Sei uno dei più promettenti giovani del vivaio
RedBull. Con l’uscitadi Alguersuari, sei prede-
stinato ad essere il prossimo spagnolo inF.1. Ti
da molta pressione questo?
“Penso sia normale avere maggior pressione
crescendo, ma questo mi da anche tanta moti-
vazione. Essere parte del programma Red Bull
per me è un piacere, ed un grande privilegio.
Voglio continuare con loro e fare quello che il
Dott. Marko ha in serbo per me. Se faccio ciò
che mi dicono e mantengo le aspettative che
hanno su di me, posso avere delle buone chan-
ce”.
La F.3 inglese negli ultimi anni ha perso molti
iscritti. Come vedi il livello generale del cam-
pionato?
“È vero, con l’arrivo della GP3molti piloti han-
no deciso di abbandonare la scuola della F.3,
con la conseguente perdita di iscritti a livello
internazionale. Tuttavia laF.3offreuna forma-
zione impareggiabile. Il livello delle serie bri-
tannica è ottimo, ci sono team come Carlin e
Fortec che assicurano grande professionalità e
la lotta per il successo finale è sicuramente tra
di loro”.
Hai parlato di GP3. Proprio poche settima-
ne fai l’hai provata a Barcellona…
“È stata una sorpresa. Stavamo programman-
do di fare la gara di Monaco, e volevamo fare
un test con lamacchina per non arrivare diret-
tamente nel Principato senza esperienza. L’op-
portunità è arrivata sul circuito di ‘casa’ a Bar-
cellona, dato che Vainio era impegnato con un
esame e io ho preso il suo posto in seno al team
Lotus. La squadra è una delle più competitive
del lotto, non a caso si sono aggiudicati i due
titoli assegnati sinqui, epensocheabbiamofat-
to un buon lavoro”.
Chi saranno i tuoi maggiori avversari in For-
mula 3?
“Sicuramente i miei compagni. Harry Tin-
cknell, Pietro Fantin e Jazeman Jafaar, ma
oltre che con loro sarò in lotta con Alex Lynn,
HannesVanHasseldonk ePipoDerani. Ci sarà
grande battaglia per tutta la stagione”.
Il nome della tua famiglia è molto importante
nel motorsport. Com’è il rapporto con tuo
papà? Ti accompagna in pista? Ti aiuta dal
punto di vista tecnico?
“È sempre con me in pista e questo mi fa mol-
to piacere perché abbiamo un ottimo rappor-
to, ci divertiamo insieme ed entrambi amiamo
questo sport. Mi aiuta a migliorare e a cresce-
re perché sa come si diventa campione del
mondo. Se voglio crescere, lui puòaiutarmi, sia
nella vita che nelle corse, dandomi consiglio
molto preziosi”.
Lo scorso anno avete corso insieme adAlcaniz.
Chi è stato il più veloce tra voi?
“Bella domanda… Io sono stato più veloce, ma
è normale perché sono più allenato di lui. Ci
siamo molto divertiti, non avevamo mai corso
insieme e per me è stato un piacere, sono con-
vinto anche per lui”.
Dove vivi? Sei ancora in Spagna o ti sei trasfe-
rito in Inghilterra?
“Continuo a vivere inSpagna anche perché fre-
quento l’ultimo anno di scuola e quindi sono
ancora a Madrid. Se tutto va bene, come spe-
ro, inestatemi porròquestoproblema.Mi alle-
no molto sia fisicamente che mentalmente.
Forse in futuromi trasferirò aMiltonKeynes o
a Londra, a seconda delle esigenze che si pre-
senteranno”.