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RENAULT 3.5
TEST A MONTMELÒ
Massimo Costa
Photo Pellegrini
Sotto la pioggia o con la pista asciutta, i test diMontmelò dellaWorld
Series Renault 3.5 hanno espresso un solo uomo al comando: Kevin
Magnussen. Il figlio di Jan, ex pilota F.1 e tuttora in attività nel-
l’ALMS con la Corvette ufficiale, ha sbalordito per la facilità con cui
riesce ad ottenere rapidamente i migliori tempi. Magnussen, non
per niente scelto poche settimane fa dalla McLaren per il suo pro-
gramma giovani, guida per il team Carlin ed è approdato in Renault
3.5 quest’anno dopo aver corso nella F.3 tedesca e nella F.3 inglese.
Ancora prima si era fatto le ossa nella Eurocup F.Renault. Le prove
catalane sono state costantemente disturbate dalla pioggia, sola-
mente nel pomeriggio di martedì 3 aprile c’è stata una tregua ed allo-
ra si è potuto girare con le slick. In quella occasione, Magnussen è
stato l’unico a scendere sotto l’1’29”952 avvicinato dal connaziona-
le danese Marco Sorensen del team Lotus e dall’olandese Robin
Frinjs. Non è passato inosservato che i tre piloti più veloci sono tre
rookie. Detto di Magnussen, Sorensen ha corso nella F.3 tedesca lo
scorso anno mentre Frinjs è il campione in carica della Eurocup
F.Renault. Questa sessione però, è stata fortemente “destabilizzata”
dal gran numero di bandiere rosse esposte dalla direzione gara.
Soprattutto nel finale della giornata, gli ultimi trenta minuti, quan-
do tutti cercavano il tempo da pole. L’asfalto era asciutto, in traiet-
toria, ma era comunque freddo e scivoloso e bastava un nulla per
finire nella sabbia ed essere recuperati dal carro attrezzi, che mai ha
lavorato così tanto come in quelle due giornate. Se i tre piloti sopra
citati sono comunque stati sempre al vertice anche nei test di fine
2011 e si sono messi in mostra a Le Castellet, le prove di Montme-
lò non hanno espresso i reali valori in campo. Proprio per quelle
bandiere rosse che hanno impedito a più di un pilota di ottenere
prestazioni di spicco. Poi, come detto, la pioggia che ha spiazzato
tutti. Un buon lavoro lo ha svolto la Draco, costantemente nelle pri-
me posizioni con Nico Muller e Andre Negrao. Bene anche la BVM
Target che ha visto Nikolay Martsenko prendere sempre più confi-
denza e Giovanni Venturini molto regolare nel ritmo e bloccato nel
momento decisivo con le slick, dalle bandiere rosse. Vittorio Ghirel-
li, nel team inglese Comtec, ha girato molto facendo anche simula-
zioni di gara e inserendosi spesso e volentieri tra i primissimi. Va
ricordato che il romano è il più giovane in pista avendo 17 anni.
CONTATTO TRA WSR E GP2!
1’32”3 è il tempo con cui Albert Costa aveva ottenuto la pole a Montmelò lo scorso ottobre con la macchina vecchia. Nei test
di una settimana fa, in un solo turno con asfalto asciutto, Kevin Magnussen si è spinto fino a 1’29”952, dunqe 2”4 più rapi-
do. Nei precedenti test di Le Castelelt, Robin Frijns aveva abbattuto il precedente record, di Robert Wickens, di 4”3. Tutti
si sono detti certi che se la pioggia non avesse frenato il lavoro dei team e dei piloti, se vi fossero stati in Catalogna quattro
turni “normali”, il riferimento cronometrico sarebbe stato di gran lunga inferiore di quell’1’29”9, ottenuto tra l’altro in appe-
na 26 giri sull’asciutto. Almeno, dicono i tecnici, si sarebbe scesi di un ulteriore secondo. E qui non si può fare a meno di
andare a vedere i tempi con cui ha girato sul medesimo circuito la GP2. Nei test di un mese fa, il miglior tempo di Esteban
Gutierrez è stato di 1’28”7. L’avvicinamento, a dir poco sorprendente, della World Series Renault sulla GP2 è stato pratica-
mente completato, anche se non era questo l’obiettivo. Se si pensa che il divario tra le due categorie era sempre sull’ordine
dei 3-4 secondi, a vantaggio naturalmente della GP2, fa una certa impressione questa attuale similitudine nelle prestazioni.
GP2 a Montmelò: Esteban Gutierrez 1’28”740 al termine di 6 turni
WSR a Montmelò: Kevin Magnussen 1’29”952 in un solo turno