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del DTM in Giappone e USA?
“Per Audi, gli USA sono sicuramente mol-
to importanti ed il Giappone è un mercato
prestigioso. Ciò significa che il marchio ha
un grande interesse nel mostrare la propria
presenza su due mercati così importanti. I
tre costruttori ed ITR stanno lavorando per
portare il DTM in entrambi i continenti, ma
deve essere chiaro a tutti che non accadrà
velocemente. Serve molto lavoro di detta-
glio: se si vuole trasformare questa possibi-
lità in qualcosa di buono, occorrono
pazienza e tempo.
Nel 2012 si parlava di sei vostre vet-
ture in griglia, e invece saranno otto:
come mai questo incremento?
“L'anno scorso, eravamo soddisfatti di
schierare otto auto nel DTM e ci aspettava-
mo che nel 2013 tutti i costruttori schieras-
sero lo stesso numero di vetture. A causa
del complesso sviluppo della Audi R18 e-
tron Quattro, all'inizio pianificavamo di
ridurle a sette. Sono felice che si sia mate-
rializzata la possibilità di tornare ad otto
macchine. Considerando l'altissimo livello
del DTM, credo che portare in pista il mas-
simo numero di auto possibile sia un van-
taggio, per non parlare del positivo impat-
to di schierarne un numero pari sulla logi-
stica e sulla struttura dei team.
In passato si è parlato di assenza di
sorpassi in DTM, c'è qualche segno
di cambiamento con le nuove cou-
pé?
“Sulla A4 avevamo un gran numero di pic-
cole componenti aerodinamiche, specie al
posteriore, che si danneggiavano veloce-
mente in contatti leggeri e che poi incide-
vano negativamente sulla performance. Di
conseguenza, occorreva guidare in modo
da prevenire il rischio di svantaggi aerodi-
namici. Le nuove regole cercano anche di
prevenire questo. Non vuol dire che i pilo-
ti ora continueranno ad andarsi addosso
l'un l'altro, ma credo che queste norme por-
teranno ad un maggior numero di duelli e
di conseguenza ad un maggior numero di
sorpassi”.
Cosa si devono aspettare i tifosi dal
nuovo DTM?
“I tre costruttori premium tedeschi in un
campionato di alto calibro, con vetture
pesantemente orientate alla somiglianza
con auto di serie, dovrebbero essere suffi-
cienti per esaltare i veri fan delle gare Turi-
smo. Nella sua nuova forma, vedo il DTM
come il più forte campionato Turismo al
mondo, anche se si tratta solo del primo
campionato in questa nuova forma”
Turismo accumulato inmolti anni, ci aspet-
tiamo un rivale fortissimo, e questa è la
nostra aspettativa sia dal primo round.
Considerando le molte parti in
comune, ci sarà spazio per le possibi-
lità individuali dei costruttori?
“Le parti identiche non influenzeranno
questo aspetto. Si possono fare sviluppi su
una parte definita dell'aerodinamica e
apportare miglioramenti sulle sospensioni.
Il motore è specifico per ogni costruttore.
Anche il pacchetto generale può essere otti-
mizzato entro certi limiti. Ecco perché vedo
sufficienti possibilità per tutti i costruttori
non solo di sviluppare un guscio, ma anche
componenti addizionali che siano rilevanti
per il successo. Dopotutto, delle 4.000 par-
ti di una A5 DTM, solo 50 sono quelle
comuni”.
Quali sono le principali caratteristi-
che dell'A5?
“Per me, l'A5 DTM è la più bella delle tre
nuove contendenti DTM. In più, in termi-
ni di vettura base, l'A5 è un'ottima auto per
il DTM e non solo è bella, ma ha dimostra-
to di poter diventare un'ottima auto da
gara. Spero che con l'A5 avremo una vettu-
ra in grado di vincere sin dalla prima pro-
va”.
In quali aree la A5 è particolarmente
innovativa?
“Principalmente si parla di un sacco di
lavoro sui dettagli. In particolare per quan-
to riguarda la cinematica delle sospensioni
e l'aerodinamica, tutti i costruttori hanno
tentato di lavorare a proprio vantaggio e
anche noi speriamo di essere riusciti a far-
lo con successo”.
Il motore è stato adottato dalle vec-
chie vetture DTM. Quand'è che il
DTMaprirà anuove tecnologie, come
il sistema ibrido usato sulla R18?
“Non vogliamomettere troppa carne al fuo-
co tutta insieme. Per questo abbiamo deci-
so di mantenere i motori esistenti. Questo
tipo di propulsore ha dimostrato di essere
valido nel lungo periodo, anche se nella
nuova piattaforma lo spazio per un sistema
ibrido è stato comunque previsto. Decide-
remo insieme se e quando sarà sensato
andare verso una nuova tipologia a livello
di motore”.
Quanto sarebbe importante l'arrivo