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NASCAR
GARA A FORT WORTH
Marco Cortesi
Quasi cinquanta gare senza vittorie, e tan-
ti punti di domanda chependevano sul suo
capo. Con una performance da campione
al Texas Motor Speedway, Greg Biffle ha
spazzato via oltre un anno di dubbi e di
malelingue che lo indicavano come il pos-
sibile "anello debole" della strategia del
teamRoush Fenway. Il pilota originario di
Vancouver (vicino a Portland) ha corso
con la testa una gara atipica, inseguendo a
lungo il leader Jimmie Johnson, studian-
dolo, osservandolo ed imitando le sue tra-
iettorie prima di sferrare l'attacco decisi-
vo, a 30 giri dal termine. Rallentato dal
traffico, Johnson non solo si è trovato a
cedere la posizione, ma è finito anche a
muro nella tornata successiva, venendo
"graziato" solo dal distacco importante
della vettura terza in classifica, quella di
Mark Martin.
L'andamento della gara è stato fortemen-
te condizionato da due elementi: la quasi
totale assenza di caution, che ha portato
addirittura adun lunghissimo stint inban-
diera verde da 234 tornate, e dal forte ven-
to (oltre 50km/h), che ha contribuito ulte-
riormente a sgranare il gruppo, rendendo
difficili i sorpassi. Alla fine, alle spalle di
Martin, hanno chiuso Jeff Gordon, Matt
Kenseth e Martin Truex. Ottima la prova
del Michael Waltrip Racing, che con un
terzo e un sesto posto si è confermato al
top del pacchetto Toyota (fuori dalla top-
10 il teamGibbs). In campionato, Biffle ha
concretizzato la propria solidità portando-
si a +19 su Kenseth e su Dale Earnhardt Jr
(10° a Fort Worth). Benissimo Truex,
quarto davanti a Kevin Harvick.
IL RISCATTO
DI BIFFLE