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SUPERTROFEO LAMBORGHINI BLANCPAIN
GARE A MONZA
Il dominio assoluto del debuttante. Il sorpasso da
manuale, all’ultimo giro e in parabolica, di…”bron-
tolino”, alias Gianluca Carbone. “Brontolino”, chia-
riamo subito, perché seppur simpatico, gentilissimo
e bravo, di se stesso non è mai soddisfatto. Questi
sono i due fatti salienti del primo week end a Mon-
za del SuperTrofeo Lamborghini Blancpain edizione
2012.
Quarta edizione del monomarca a 4 ruotemotrici più
veloce al mondo che, appunto, compie quattro anni
e si divide in due: l’edizione europea che ha debut-
tato lo scorso week end a Monza e l’edizione asiati-
ca che partirà a Sepang nel mese di maggio.
Diciassette le Gallardo SuperTrofeo presenti in gri-
glia a Monza, sotto una pioggia leggera il sabato,
durante la prima gara, e una più fitta la domenica
per la seconda gara. Entrambe dominate dal giova-
ne pilota svizzero Comini che ha azzeccato assetto,
gomme e non ne ha sbagliata una segnando tempi di
grande rilievo. Tredici i nuovi piloti presenti tra cui
Milan Urban, ministro dell’industria e del commer-
cio della Repubblica Ceca; Tiff Needell conduttore
televisivo; il greco Aristotelis Varvaroussis. Le qua-
lifiche di sabato su asfalto umido portano Enjalbert
in pole position, Comini è secondo mentre il vinci-
tore della scorsa stagione Cedric Lamer è terzo.
La prima gara parte con condizione instabili. Il cie-
lo è coperto, non piove ma alcuni pensano che Gio-
ve Pluvio si farà sentire. Così si deve scegliere se par-
tire con le slick o le rain. Comini, Delhez e Enjalbert
oltre a Fasanetto e Needel non hanno dubbi e parto-
no con le slick. Scelta che si rivelerà vincente. Il pri-
mo sorpasso è a opera di Carbone partito con le rain,
che va subito forte e passa Zucchi anch’egli con con-
figurazione da bagnato. Ma è al settimo giro che
Comini passa Enjalbert e va a condurre la corsa ini-
ziando una galoppata in solitario più unica che rara
e che al sedicesimo giro gli permetterà di staccare
pure il best lap in un 1:52:558.
La seconda gara, disputata domenica sotto una piog-
gia incessante, è stata decisamente più emozionan-
te. All’inizio per la lotta tra Leimer e Fasanetto, poi
per il sorpasso di Carbone all’ultimo giro sempre su
Laimer in piena parabolica. Un sorpasso deciso per
tempo, curato nei minimi dettagli con un ingresso e
uscita dall’Ascari calibrato come un fucile di alta pre-
cisione e poi sparato senza alcuna incertezza, come
solo i migliori campioni sanno fare. Alla fine sotto la
bandiera a scacchi è transitato ancora una volta pri-
mo il pilota svizzero, seguito da Carbone e poi Lei-
mer: tutti e tre piloti che hanno guidato senza il con-
tributo di altri compagni.
Team Autovitesse - Pilota Leimer C.
Team Autovitesse - Pilota Lhoste
Team Autovitesse - Piloti Leimer H. e Jenny
Team Bonaldi - Pilota Stancheris