Page 45 - Italiaracing

This is a SEO version of Italiaracing. Click here to view full version

« Previous Page Table of Contents Next Page »
45
Dario Sala
“Nell'ultima chicane, quando l'ho visto di
fianco, mi sono detto: vai, vai, tanto io fre-
no dopo di te. In effetti ho frenato molto
tardi e sono rimasto davanti fino alla ban-
diera a scacchi”. Sergio Campana ha rac-
contato così gli ultimi metri di gara uno
a Marrakech. Quella che gli ha dato la
sua prima vittoria nell'Auto GP 2012
e che ha riscattato questo inizio di
stagione che tante volte lo aveva
visto protagonista, ma non
ancora sul gradino più alto del
podio. Una gara fantastica
la sua, con gli ultimi cin-
que giri passati a lottare
con Adrian Quaife-
Hobbs in un duello
difficilmente visi-
bile nelle gare
riservate alle
monoposto.
L' ingl ese ,
con gom-
m e
d e c i -
samente più efficienti era intento a cercare
un varco per passare e il modenese, che
invece era quasi alle tele e preoccupato a
chiudere come meglio poteva ogni varco,
utilizzando gli ultimi overboost rimasti e
giocandosi tutto in staccata. “Era l'unica
arma che potevo usare. Le gomme erano
finite e in uscita di curva quando accelera-
vo non avevo il grip necessario per scrollar-
mi Adrian di dosso. Così cercavo la miglior
posizione per non dargli il favore di traiet-
toria. Non so quante volte l'ho visto di fian-
co. E allora provavo a staccare più tardi che
potevo. In questomodo sono sempre entra-
to per primo nelle chicanes, e pur con fati-
ca, a tenere la posizione”. Un duello a trat-
ti duro, ma sempre molto corretto. Cinque
giri nei quali tutto il paddock si è fermato a
guardare e tifare. Dalla sala stampa ai
responsabili di Eurosport, fino a quelli del
WTCC e al Presidente dell'ACI-CSAI Ange-
lo Sticchi Damiani. Per non parlare di Enzo
Coloni che era addirittura con le lacrime
agli occhi.
Sergio Campana è stato quindi il primo
pilota italiano a vincere nell'Auto GP que-
st'anno. Un successo che era nell'aria da
tempo, ma che per varie ragioni non era
ancora arrivato. Sempre veloce nelle libere
e in qualifica, Sergio non era ancora riusci-
to a capitalizzare il potenziale messogli a
disposizione dalla MLR71, la sua squadra
che come lui è debuttante nella serie. A
Monza, dopo aver ottenuto il secondo
posto in gara uno, era stato retroces-
so dalla direzione corsa per un
errore al pit-stop. In gara due
invece, dopo essere arrivato
lungo e perso il controllo del-
la monoposto, aveva tocca-
to Ricci. Un ritiro quindi.
A Valencia è arrivato il quinto posto nella
prima frazione. Nella seconda sembrava
potesse vincere o quanto meno arrivare a
podio, invece è scivolato al nono posto dopo
aver comandato a lungo la gara. Di sbaglia-
ta c'era la tattica che prevedeva un pit-stop
ritardato. I giri prima del rientro sono sta-
ti lentissimi e così gli avversari hanno potu-
to recuperare lo svantaggio. Sergio poi è
arrivato lungo e per rimetterlo nella piaz-
zola giusta si è perso tempo ulteriore.
Finalmente è arrivato il Marocco. Il mode-
nese è stato veloce sin dalle prime battute
ed ha ottenuto il terzo tempo in prova con
qualche rammarico. “La bandiera rossa mi
ha rovinato il giro. Peccato, non so se avrei
fatto la pole. Di sicuro ci sarei andato mol-
to vicino. Mi sarebbe piaciuto realizzarla
alla mia prima volta su un circuito cittadi-
no”. E' andata meglio, perché è arrivata la
vittoria tanto sospirata a scacciare un
periodo poco fortunato. “Beh la soddisfa-
zione è tanta. Sono contento anche per la
squadra. Assieme stiamo facendo molti
sacrifici. Più di una volta siamo stati vicini
all'impresa, ma è sempre intervenuto qual-
cosa che ha rovinato i piani. Gli ultimi
periodi sono stati un po' pesanti. Questa
vittoria è stata una bella rivincita per tutti
noi”. Un successo che ha fatto passare in
secondo piano il ritiro di gara due dopo un
contatto con il compagno di squadra. La
cosa importante è stato ritrovare un pilota
tricolore che, da rookie, ha vinto in una
serie internazionale e in maniera convin-
cente. E' il Campione Italiano di F.3, ha
provato la Ferrari F.1 ed ha mostrato di
essere veloce anche con monoposto più
potenti e diverse. E' un peccato che non gli
sia stata data la chance di far parte di un
programma giovani.
RIVINCITA
IN ATTO
Il campione italiano della F.3 in Marocco ha compiuto un capolavoro che
gli ha permesso di cancellare gli episodi negativi delle precedenti gare